Aggiornamento
SANTA MARIA A VICO. Ci sono anche tre indagati a piede libero nella vicenda della gestione dei servizi cimiteriali che stamani ha portato all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giuseppe Pascarella detta a’ livella. Si tratta di persone appartenenti, nello specifico, al nucleo familiare di Pascarella.
Il primo lancio
SANTA MARIA A VICO. Nella mattinata odierna, i Carabinieri della Stazione di Santa Maria a Vico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari per truffa aggravata in concorso, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, nei confronti del legale rappresentante di una ditta aggiudicataria della gestione dei servizi cimiteriali, per il Comune di Santa Maria a Vico, dal 2020 al 2022. Si tratta di Giuseppe Pascarella detto a Livella.
L’ordinanza di custodia cautelare costituisce l’epilogo di una complessa attività investigativa che ha permesso di disvelare un collaudato sistema illecito mediante il quale l’indagato, nella gestione dei servizi cimiteriali appaltati dal Comune di Santa Maria a Vico, sarebbe riuscito ad appropriarsi di significative somme di denaro destinate all’Ente con condotte articolatesi in un ampio spazio temporale.
In particolare, secondo quanto ricostruito nel corso dell’indagine, l’indagato, approfittando della sua credibilità derivante dalla carica rivestita, prospettava agli ignari cittadini, in occasione della tumulazione dei propri parenti o, in genere, nei casi di richieste di servizi cimiteriali, la possibilità di estinguere il debito per gli oneri del citato servizio, facendosi consegnare le relative somme in contanti che, in concreto, spettavano all’Ente locale, senza poi provvedere al successivo versamento nelle casse di quel Comune.
Ai cittadini venivano poi successivamente rilasciati bollettini postali contraffatti relativi alle prestazioni erogate. Contestualmente, verrà eseguito un sequestro preventivo della somma di € 66.088,50 indebitamente introitata. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli odierni indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva e che la misura cautelare è stata adottata senza il contraddittorio che avverrà innanzi al Giudice che potrà anche valutare l’assenza di ogni forma di responsabilità in capo agli indagati.