CASERTA/CAPUA. “Questa mattina, gli avvocati dello Studio Associati Maior si sono recati presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Macerata per discutere il caso del giovane Carmine Puccinelli, tragicamente deceduto in giovanissima età per omessa diagnosi tumorale. Durante l’incontro, gli avvocati Filippo Castaldo, Michele Sorrentino e Pierlorenzo Catalano hanno depositato una relazione di parte multispecialistica che include valutazioni medico-legali e oncologiche dettagliate. La relazione evidenzia chiaramente che comportamenti medici inadeguati e una diagnosi omessa hanno privato il giovane Carmine della possibilità di ricevere cure tempestive che avrebbero potuto salvargli la vita. Secondo quanto emerso, il giovane ha manifestato sintomi dolorosi, ma è mancata una diagnosi precoce e sono stati commessi una serie di errori successivi. Lo Studio Associati Maior segue meticolosamente il caso e sostiene l’accusa di omicidio e falsificazione di cartella clinica. La Procura di Macerata sta conducendo un’indagine scrupolosa e approfondita per fare piena luce sulle circostanze che hanno portato alla morte di Carmine. Abbiamo massima fiducia nella magistratura”.
A riferirlo è la famiglia e lo studio Associati Maior – Studio legale e medico legale composto dagli Avvocati Filippo Castaldo Michele Francesco Sorrentino, Pierlorenzo Catalano, nonché dal medico-legale Dott. Marcello Lorello.
La Procura di Macerata ha iscritto nel registro degli indagati medici e personale sanitario delle strutture ospedaliere di Caserta e Roma, secondo la denuncia avvenuta a causa di un’omessa diagnosi tumorale. Carmine è morto lo scorso 23 dicembre. Il 13enne era stato visitato una prima volta nel 2022 all’ospedale di Capua, dopo una caduta a scuola. Il medico in quel caso, secondo la denuncia della famiglia della vittima, non avrebbe riconosciuto il carcinoma e avrebbero ritenuto che il gonfiore fosse colpa di un versamento all’articolazione. Ad accorgersi del tumore sarebbe stato il medico di base.