NAZIONALE – Il Governo è al lavoro per la Legge di Bilancio 2025 con risorse limitate. L’intenzione dell’esecutivo è proseguire sulla scia di quanto già fatto quest’anno, ovvero operando con il taglio del cuneo fiscale per garantire stipendi più alti ai lavoratori. Reperire però i fondi non sarà facile e alcune misure andranno in scadenza nel 2024, per cui bisognerà trovare una soluzione. Ad oggi sono tre i bonus che incidono sullo stipendio degli italiani.
Il primo è uno sgravio contributivo riservato ai lavoratori che guadagnano fino a 2.692 euro con il quale spettano fino a 100 euro in più, netti, al mese. Poi c’è il taglio dell’Irpef con fino 260 euro in più all’anno in busta paga. Infine lo sgravio contributivo riservato alle lavoratrici con almeno due figli di cui almeno uno di età inferiore ai 10 anni, che vale fino a 3.000 euro all’anno. Tre misure in scadenza e su cui bisognerà intervenire per non rischiare che il prossimo anno gli italiani abbiamo stipendi più bassi.
Come ribadito dal viceministro dell’Economia e delle Finanze, Maurizio Leo, per il 2025 lo sgravio per stipendi inferiori a 2.692 euro resterà così come si sta lavorando anche a rivisitare le aliquote Irpef come fatto quest’anno.
Ad oggi le aliquote Irpef sono tre:
- fino a 28.000 euro: 23%;
- tra i 28.000 e i 50.000 euro: 35%;
- sopra i 50.000 euro: 43%.
In particolare il primo scaglione dal 25% è stato abbassato al 23% con una pressione fiscale inferiore in busta paga. L’intenzione del Governo sarebbe di confermare le tre aliquote ma di avvantaggiare anche i redditi tra i 50 e i 60mila euro all’anno che, a detta del ministro, chi ha tali redditi non si può considerare ricco. Si potrebbe ridurre lo scaglione che dal 43% potrebbe scendere al 41% o anche al 40% con un risparmio in busta paga e stipendi più alti.