Capodrise. Convocato il primo consiglio comunale dell’era di Capodrise Insieme Popolare e Democratica. Alle 18 di venerdì 28 giugno e in seconda convocazione alle 9 di sabato 29.
Sei i punti all’ordine del giorno firmati da Nicola Cecere:
- Convalida degli eletti alla carica di sindaco e consigliere comunale
- Giuramento del sindaco
- Elezione del presidente del Consiglio
- Comunicazione del sindaco relativa ai componenti della giunta, tra cui il vicesindaco
- Elezione della commissione elettorale
- Nomina commissione per formazione degli elenchi dei giudici popolari
Questo il programma, in pratica il minimo indispensabile , d’altronde in questi giorni è assente l’elemento determinante dell’affermazione elettorale di Capodrise Insieme Popolare e Democratica il vicesindaco ‘tornado’ Tommaso Fattopace. Si attende anche il suo ritorno per chiudere il cerchio.
Le linee programmatiche, saranno elencate al secondo appuntamento. Però la gente attende delle risposte urgenti su argomenti vitali, molto dibattuti in campagna elettorale: Il Puc e il campo sportivo, per il quale auspichiamo un cronoprogramma reale, visto che Cecere ha detto più volte che è la sua ossessione.
Quindi un accenno esauriente a questi argomenti ci sembra il minimo.
Poi programma alla mano andremo a verificare se tutto ciò che hanno “trascritto” in quelle 21 pagine sarà portato a compimento.
Linea ‘fattopaciana’
Per quello che sta emergendo sembra un’amministrazione a forti tinte Pd, un’impronta importante che sta dando Giuseppe Fattopace, protagonista anche dei comizi elettorali, una figura centrale che ha tempo libero a disposizione. Anche dalla segreteria provinciale del partito stanno guardando con molto interesse all’esperimento capodrisano, con l’obiettivo di clonarlo e portarlo in altre realtà.
Di contro il gruppo più numeroso, Siamo Capodrise, nella seconda e ultima parte della precedente amministrazione aveva due assessori, un presidente del consiglio e un capogruppo.
Oggi, sindaco escluso, secondo gli accordi rischia di avere soltanto l’assessore Margherita Nero; è un po’ poco, meriterebbero di più.
E’ vero che i patti vanno rispettati, ma questo progetto parte proprio da loro, sono loro che lo hanno reso vivo e quindi bisognerebbe mettersi una mano sulla coscienza e riconoscere i meriti a questa compagine magari con una deroga ai patti di ‘Yalta’ firmati a San Peppino…