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Tragedia nel cantiere, operaio muore dopo essere finito nell’impastatrice

Castel Volturno/Cancello ed Arnone. Ancora un operaio deceduto sul posto di lavoro nella nostra provincia. Oggi pomeriggio un 62enne originario di Afragola, Raffaele Boemio, è morto dopo un incidente avvenuto in un cantiere per l’installazione della fibra ottica tra Castel Volturno e Cancello ed Arnone.

La vittima, dipendente di un’azienda dell’agro nolano la Dap, pare sia finito in una macchina per impastare il cemento. La salma è stata sequestrata per l’autopsia. Sul caso indagano i carabinieri. Secondo quanto si è appreso, la vittima era vicina alla pensione, traguardo che avrebbe raggiunto solo tra qualche mese.

Immediatamente giunti sul posto i Vigili del Fuoco hanno dovuto liberare l’uomo che, per cause da accertare, rimaneva incastrato in una benna impastatrice, consegnandolo alle cure del 118 accorso sul posto con un’ambulanza e che non poteva fare altro che constatarne il decesso.

La reazione della CGIL

Ancora un operaio morto, ancora nella nostra provincia: ancora una vita spezzata, mentre lavorava in un cantiere a Cancello ed Arnone: continua una strage inaccettabile!
“Chi per vivere ha bisogno di lavorare non può perdere la vita mentre lavora- dichiara Sonia Oliviero, Segretaria Generale CGIL Caserta- è inaccettabile!

È da sempre che chiediamo il rispetto della normativa sulla salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro, un modello di impresa che non pensi solo al profitto ma che anteponga la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori e, soprattutto, il rispetto della normativa e delle regole.

Sono necessarie politiche attive del lavoro, per assumere ispettori e potenziare i controlli, è necessario investire sulla prevenzione e sulla cultura della sicurezza. Ma, soprattutto, è necessario intervenire sulle leggi che generano insicurezza e morte, perché le lacrime e la costernazione non riportano in vita gli operai e, soprattutto, non servono a prevenire gli incidenti mortali.

Aspettiamo le indagini che accerteranno la dinamica dell’incidente, convinti che a questa mattanza bisogna mettere la parola fine, intervenendo seriamente e contrastando tutte le leggi che questo Governo ha posto in essere e che hanno generato precarietà, insicurezza e fragilità.”
Ci stringiamo al dolore della famiglia, mai più morti sul lavoro!

segue agg.