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TUTTI I NOMI. Mozzarella di bufala fake, ecco chi sono gli indagati: la filiera da Nord a Sud

SAN CIPRIANO D’AVERSA/VITULAZIO/CASERTA/MARCIANISE. Avrebbero venduto in Italia e all’estero – Francia e Austria – mozzarelle prodotte soprattutto con latte vaccino spacciandole per mozzarella di bufala campana dop. È quanto contestato a tre imprenditori del Casertano, cui i carabinieri di Vitulazio hanno notificato ieri la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Caserta emessa dal Gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per i delitti di frode aggravata nell’esercizio del commercio.

Divieto di dimora per il titolare della società Agricola Casearia Bufalina, Angelo Piccirillo, 53 anni, di Caserta; l’amministratore di fatto della Abc, Raffaele Caterino, di San Cipriano d’Aversa, 35enne, e Beniamino Diana, 57 anni. L’accusa della procura è associazione a delinquere finalizzata alla frode in commercio. Indagati a piede libero Raffaele Colella, Yvonne e Daniele La Prova, Ferdinando Visone e Gerardo Campolattano. Sono di Marcianise, Teano, Santa Maria La Fossa e Grazzanise.

Dalle indagini, realizzate dai carabinieri di Vitulazio e da quelli del Reparto Tutela Agroalimentare di Salerno e coordinate dalla sammaritana Procura guidata da Pierpaolo Bruni, è emerso che sulle etichette delle confezioni del prodotto era riportata la dicitura mozzarella di bufala campana dop con l’indicazione dell’utilizzo al 100% di latte di bufala, come previsto dalle normative nazionali e comunitarie e dal disciplinare di produzione; le analisi del prodotto hanno però accertato che la mozzarella era stata fatta con una miscela di latte di bufala e vaccino, con quest’ultimo spesso un prevalenza rispetto al primo.

Le mozzarelle contraffatte venivano distribuite a caseifici del nord e del sud Italia, in Austria e in Francia.