Skip to main content

Terreno da 1,5 milioni “regalato” al fratello del boss: arriva stangata finale

CASAPESENNA. La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per il reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso condannandolo a un anno di reclusione in continuazione per Pasquale Zagaria detto “Bin Laden”, fratello del noto capoclan Michele Zagaria.

Le attività investigative che hanno portato al processo, si sono avvalse di intercettazioni dei colloqui che i detenuti indagati svolgevano in carcere con i familiari, di intercettazioni telefoniche ed ambientali degli indagati liberi e di minuziosi e complessi riscontri di natura bancaria e documentale, ed hanno poi consentito di accertare la riconducibilità dei beni in sequestro, sotto il profilo della diretta pertinenzialità, alle fattispecie di reato contestate agli odierni indagati, i quali presentano, altresì, un quadro reddituale di assoluta sproporzione rispetto al valore dei beni dagli stessi acquistati.

L’immobile al centro processo ha un valore commerciale di oltre 1.500.000 euro ed è stato interamente costruito su di un terreno estorto da Pasquale Zagaria al precedente proprietario, il quale ricevette, contro la sua volontà, la somma di euro 60.000 per la compravendita.