Santa Maria Capua Vetere (Red.cro.). Delitto Guarino – Scovato un mese fa ad Harrow si dichiara innocente davanti al Gip: si consegnò dopo la richiesta di estradizione, arrestato l’altro giorno il muratore albanese esecutore dell’omicidio secondo l’accusa.
E’ stato interrogato dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Alessandra Grammatica e si avvalso della facoltà di non rispondere – dichiarandosi semplicemente innocente – Algert Datja, muratore 33enne, albanese di Tirana, ritenuto secondo l’accusa l’esecutore materiale dell’omicidio di Pasquale Guarino, l’imprenditore agricolo di Santa Maria Capua Vetere ucciso a colpi di pistola nella sua azienda otto anni e mezzo fa durante una tentata rapina. Dopo circa un mese dalla richiesta di estradizione avanzata dall’Italia all’Inghilterra, si è consegnato l’altro giorno ed è stato arrestato all’aeroporto romano di Fiumicino.
Ad attenderlo allo scalo, c’erano i carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere e la Polizia di Frontiera Aerea, che gli hanno notificato il mandato di arresto europeo previsto dal Taca (Trade and Cooperation Agreement) nell’ambito della Convenzione che disciplina la consegna tra Stati dell’Unione Europea e Regno Unito. Le indagini che hanno portato all’individuazione dell’uomo ad Harrow, dopo nell’ambito della seconda indagine sul delitto coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e realizzate eseguite dai carabinieri con l’Interpol e il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Il 33enne era stato riconosciuto (anche da alcune foto pubblicate sui social) come uno dei tre uomini autori della violenta rapina grazie ad intercettazioni telefoniche, immagini riprese da telecamere installate nella zona del delitto e alcune testimonianze. Sono in corso ulteriori indagini per individuare gli altri due banditi complici del 33enne. I suoi legali hanno già presentato istanza al tribunale del Riesame.
