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Imprenditore caseario taglieggiato: 3 richieste di condanna per gli uomini del racket

Agro Aversano (red cro). Arrivato il giorno della requisitoria di primo grado per un vecchio processo ancora in corso davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere nato dalle denunce dell’imprenditore caseario Roberto Battaglia, che, in passato,  si è reso anche protagonista di clamorose proteste per il suo status di denunciante.

Il pubblico ministero antimafia ha infatti chiesto tre condanne e un’assoluzione nei confronti di alcuni imputati accusati di estorsione ed usura aggravata dall’articolo 7 (favoreggiamento camorristico) per fatti risalenti tra il 1998 e il 2008.

In particolare l’assoluzione per mancanza di prove è stata chiesta per Tommaso Grandinetti mentre 8 anni sono stati chiesti per Michele Altarelli. Il pm ha chiesto infine 7 anni e mezzo ciascuno per Luigi Schiavone e Giuseppe D’Anna ritenuti vicini al clan dei Casalesi ed arrestati anni fa proprio nell’azienda zootecnica di Battaglia nell’alto Casertano.

Battaglia che aveva anche un’agenzia di viaggi, a causa di problemi finanziari si rivolse ad alcune persone che poi, a causa di un prestito non perfezionato, finì minacciato. In un diverso processo nato sempre dalle sue denunce alcuni imputati sono stati assolti mentre un pentito parlò di contatti tra la vittima ed i familiari di Zagaria, a proposito di una cerimonia alla quale avrebbe partecipato anche Battaglia.  Circostanza confermata in Cassazione.