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Carabiniere uccide direttore hotel per gelosia, doppia mossa all’inizio del processo

TEANO/CARINOLA. Prima udienza nel processo sull’omicidio del 7 marzo scorso all’interno dell’albergo Nuova Suio a Castelforte dove venne assassinato il direttore della struttura Giovanni Fidaleo, 55 anni e ferita in modo gravissimo la guardia giurata Miriam Mignano, 30 anni di Castelforte.

Un anno dopo la difesa del brigadiere dei Carabinieri di Teano Giuseppe Molinaro, 48 anni, per diverso tempo in servizio presso la stazione dell’Arma di Castelforte, ha chiesto il rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica e all’acquisizione di alcuni documenti. Fu lui a fare fuoco quel giorno e per questo è tuttora recluso presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Sono quattro i capi d’imputazione formulati al termine delle indagini. Molinaro è accusato innanzitutto di omicidio volontario per aver ucciso con 4 colpi d’arma da fuoco (3 all’addome ed al torace, uno sulla mascella destra) Giovanni Fidaleo.

Il secondo capo d’imputazione è il tentato omicidio di Miriam Mignano, ferita gravemente all’addome e all’altezza del seno sinistro: aveva da poco interrotto un rapporto sentimentale con il brigadiere Molinaro. Che dovrà difendersi anche da altre due ipotesi accusatorie: il furto del telefono della donna e lo stalking di cui l’omicida si sarebbe reso protagonista non accettando la conclusione della sua relazione sentimentale.