Skip to main content

E’ morta 40 giorni fa ma per il suo Comune è ancora viva: decesso non registrato

CASERTA/SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Si parla tanto di malasanità, di malagiustizia, ma nessuno punta il dito contro una burocrazia lenta e strafottente che specialmente negli enti locali va ad assumere una caratteristica peculiare di alcuni comuni svogliati che per adempiere ai propri doveri istituzionali fanno penare il cittadino che viene a trovarsi alle prese con pratiche burocratiche difficilmente evase in tempi ragionevolmente accettabili. Il caso che ci viene segnalato da un nostro lettore è quello che si riferisce precisamente all’ufficio dello stato civile del comune di Caserta.

Una signora è venuta a mancare all’ospedale di Caserta e la sua morte è stata regolarmente iscritta allo stato civile di Caserta. E proprio il comune di Caserta ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza e la sua lentezza nel completamento della pratica che prevede l’invio al comune di Santa Maria Capua Vetere dell’atto di morte della signora per la necessaria trascrizione negli atti di stato civile del comune di residenza.

Ebbene, incredibile a credersi, ad oltre quaranta giorni dal decesso l’atto di morte non è stato ancora trascritto nel Comune di Santa Maria, nonostante le reiterate sollecitazioni dell’ufficiale di stato civile del Comune di Santa Maria. Questa inerzia, questa lentezza o meglio, strafottenza della burocrazia nei confronti dei cittadini, è intollerabile dal momento che non essendo ancora pervenuto il certificato di morte della signora, questa risulta ancora in vita per il comune sammaritano e, quindi, non si può dare inizio all’iter, per l’apertura della successione e della varie pratiche ad essa connesse.

In tempo di digitalizzazione degli uffici, di eliminazione della burocrazia, della legge Bassanini, un cittadino a quaranta giorni dalla morte di un suo familiare non riesce ancora ad ottenere le necessarie certificazioni. Roba da non credere. Questa trascrizione di morte non riesce a percorrere sei chilometri di distanza fra Caserta e Santa Maria nello spazio, per ora di quaranta giorni e chissà quanto ancora ci sarà da attendere per il nostro concittadino che oltre al dolore per la grave perdita deve anche subire l’onta di essere trascurato dalla burocrazia dello stato civile del comune di Caserta che, a quanto ci dicono, è abituata a procedere “lento pede” alla faccia di chi necessita di documenti e attestazioni varie. Un intervento non diciamo del sindaco, ma almeno di un assessore delegato potrebbe sbloccare l’assurda situazione ?