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Attivista del Canapificio vince con Garrone al Festival di Venezia e dedica premio a Caserta

Caserta. Sul podio del Festival del Cinema di Venezia il Leone d’oro è Povere creature! del greco Yorgos Lanthimos, Il male non esiste del giapponese Hamaguchi è il Gran premio della giuria e Matteo Garrone è Leone d’argento premio per la regia di Io Capitano. E proprio il regista italiano riceve l’ovazione più lunga quando con generosità porta sul palco i suoi attori, i due giovani senegalesi non professionisti Seydou Sarr e Mustapha Fall e Mamadou Kouassi, un migrante della Costa d’Avorio che ha fatto lo stesso viaggio raccontato nel film, con gli stessi patimenti e la stessa determinazione e ora vive a Caserta impegnato in associazioni che aiutano i migranti.

Il giovanissimo Seydou in abiti tradizionali nasconde gli occhi per non far vedere le lacrime, tiene stretto il premio Marcello Mastroianni per l’attore emergente, abbraccia Mussa che ha tinto i capelli biondi, si veste da rapper e sogna l’Europa come nel film.

La commozione del regista

“Questo premio sarà di grande aiuto per il film, gli darà la possibilità di avere un pubblico più ampio”, dice un commosso Matteo Garrone, ricevendo a Venezia il Leone d’argento – premio per la migliore regia per Io Capitano

. “Questo film racconta il viaggio attraverso l’Africa di due ragazzi migranti che cercano di arrivare in Europa e lo fa attraverso il loro punto di vista. Mi sono aggrappato alle loro storie, al loro vissuto, cercando di dare voce a chi di solito non ce l’ha”, spiega il regista, dando poi la parola a Kouassi Pli Adama Mamadou, attivista del Centro sociale ex Canapificio e del Movimento migranti e rifugiati di Caserta, alla cui storia si è ispirato. “Il film racconta una realtà vera – sottolinea Mamadou -. Io sono riuscito ad arrivare in Italia, ma vorrei che dedicassimo questo premio a tutte le persone che non sono potute arrivare a Lampedusa. E vorrei ricordare che quando c’è la voglia e la necessita di partire, nessuno ti può fermare. Occorre dare il diritto di accesso a noi giovani, il visto per viaggiare, e credo che sarebbe lo strumento per sbloccare il traffico di esseri umani”.

Per Mamadou, “un canale di ingresso regolare, come ha detto anche il presidente Mattarella, aiuterebbe ad affrontare l problema. Ringrazio il festival e tutta la comunità di Caserta che aiuta gli immigrati nell’inserimento”. Infine un pensiero di Garrone al Marocco colpito dal devastante terremoto: “Il film è stato girato in Senegal, ma anche in Marocco, e quindi un pensiero va al Marocco e alla tragedia che c’è stata oggi”.