MARCIANISE. La nota di gruppo di cittadini sulla Festa del Crocifisso
Al Sig. Sindaco della città di Marcianise
All’ Arcivescovo della Diocesi di Capua
Al Vescovo della Diocesi di Caserta
Al Parroco del Duomo di Marcianise
Loro Sedi
Ai Cittadini di Marcianise
La Festa del SS. Crocifisso di Marcianise
I festeggiamenti che la città di Marcianise organizza in onore del Santissimo Crocifisso hanno origine nel lontano novembre del 1837, all’indomani del prodigioso evento del 25 luglio del 1837 che segnò, segna e accompagna ancora oggi la storia e la vita della città:
“Oggi 17 novembre 1837, sulla domanda fatta al nostro Eminentissimo Arcivescovo di Capua, dal sig. Sindaco di questo comune di Marcianise, a nome di tutta questa intera popolazione, di vedere cioè celebrare ogni anno nel dì del 25 luglio previo ecclesiastico digiuno una festività di doppio precetto in onore del SS. Crocifisso che si adora in una delle Cappelle della Collegiata di Marcianise stesso, avendo il nostro Rev. Sig. Cantore D. Pietro Lillo convocato questo Rev. Capitolo sollo il titolo di S. Michele Arcangelo ed avendo giusta un officio in data 16 ottobre pervenuto dalla Curia Arcivescovile di Capua inteso il parere dei Sig. Canonici, essi hanno tutti a pieno consenso risposto affermativamente. Così si è conchiuso. Seguono le firme: Pietro Cantore Lillo, Tommaso can. Santoro, Domenico can. Trucco, Domenico can. Scognamiglio, Nicola can. Teol. Lillo, Luigi can. Musone, Benedetto can. Petruoli, Giovanni can. Della Valle “.
Gli anni che susseguirono furono ricordati con grandi festeggiamenti restando sempre fedeli al voto del popolo di Marcianise. Questo avvenne per circa una ventina d’anni fino a quando i festeggiamenti furono spostati da luglio a settembre. Da sempre, quindi, l’organizzazione dei festeggiamenti ha avuto la compartecipazione dell’Amministrazione comunale e il Capitolo della Collegiale prima e del parroco del Duomo poi.
“Quest’ anno (18.37) segna per noi il più glorioso dei portenti … tramandato ai posteri, data memoranda della misericordia e bontà di Dio.; giorno solenne in cui con pubblica attestazione si legarono più strettamente i Marcianisani e il Crocifisso. Centenario della pestilenza: era doloroso; ma si sentiva il dovere di ricordarlo. Animatore il Podestà Nicola Gaglione, tanto in Chiesa, quanto all’esterno tutto riuscì di somma soddisfazione”.
Agli inizi del ‘900 l’organizzazione della festa ha un nuovo impulso con l’Amministrazione guidata dal sindaco Saverio Merola (sindaco dal 1920), successivamente con la Giunta presieduta dal Sindaco Antonio De Martino (sindaco dal 1970 al 1974 e dal 1975 al 1978), si deliberò la compartecipazione stabile del Comune attraverso un sostegno economico, secondo le capienze di bilancio.
Quindi da sempre i rappresentanti della città hanno avuto, nel tempo, partecipazione attiva al comitato misto, civile e religioso, costituitosi annualmente allo scopo.
Da alcuni anni, purtroppo, tutto è cambiato perché il parroco del Duomo, nella persona di don Paolo Dello Stritto, non vuole un comitato paritario civile-religioso e tanto meno un’organizzazione vera e propria capace di garantire oltre alle specificità religiose anche quelle più propriamente civili: tecnico-organizzative, culturali ed amministrative. Da ciò si assiste a pezzi di manifestazioni, chiesa da una parte e Amministrazione Comunale dall’altra, ma distinti e distanti tra loro, forse messi insieme solo nel pensiero dei cittadini, ma che manifesta la non peculiarità dei festeggiamenti che dovrebbero essere un momento in cui si uniscono la fede antica radicata nella nostra popolazione e l’occasione di rinsaldare i vincoli propri del popolo di Dio che vive nella storia, in una comunità che è insieme civile e religiosa.
Quest’anno il comitato unilaterale guidato dal parroco del Duomo ha raccolto fondi nella città (la Questua), ben poca cosa rispetto al passato, ma non è dato sapere a cosa siano serviti i soldi né a quanto ammontino. Il Comune dal canto suo, a più riprese, ha garantito le iniziative di partecipazione popolare ma, per effetto della separazione, si è prodotto uno strascico giudiziario per mancati pagamenti, relativo all’ultimo evento (festeggiamenti del 2022), lesivo per l’immagine della città e di coloro che hanno collaborato.
Anche quest’anno rimane la gestione separata, un accordo non si è voluto, il Comune, per tempo, ha impegnato i fondi (€ 20.000,00) che saranno accreditati al parroco sul conto della chiesa (disordine amministrativo?), parte dei quali, forse, non andranno certamente spesi per i festeggiamenti di quest’anno ma per rimediare ad alcuni errori-debiti del passato. Intanto qualche assessore si sta affannando per mettere insieme altre risorse, tra i tanti imprenditori del territorio, necessarie per garantire la realizzazione di iniziative di partecipazione popolare. Ancora pezzi separati! Perché???
Senza alcuna vena polemica; ma la critica a un’azione di sottomissione da parte del comune al parroco del Duomo sarebbe legittima specialmente se si dovessero ravvisare elementi di possibili violazioni dei principi di separazione tra Chiesa e Stato o che si vada contro i principi di democrazia e trasparenza nella gestione degli affari pubblici. Tuttavia, si ritiene importante esprimere le proprie opinioni in modo costruttivo, rispettando il diritto di tutti alla libertà di religione e di associazione.
Tanto premesso, ci rivolgiamo a Voi con l’intento di promuovere una soluzione collaborativa per la celebrazione della festa del Santissimo Crocifisso nella nostra comunità, una tradizione che ha radici profonde nei decenni passati e che ha sempre rappresentato un momento di unione e spiritualità per tutti noi. Riconosciamo il valore e l’importanza della festa del SS. Crocifisso per la nostra comunità e crediamo che sia nell’interesse di tutti trovare un modo per collaborare efficacemente per il raggiungimento del bene per tutti i cittadini. Pertanto, ci permettiamo di suggerire l’opportunità di organizzare un incontro tra rappresentanti del comune e quelli del Duomo per discutere le modalità di collaborazione e garantire che la festa continui a essere un momento di unità e celebrazione per tutti.
Siamo convinti che attraverso un dialogo aperto e costruttivo, si possa trovare una soluzione che rispetti la storia e la tradizione della festa, garantendo al contempo la partecipazione e il coinvolgimento di entrambe le parti, le associazioni cittadine e coloro che hanno collaborato in passato. Come cittadini siamo disponibili per facilitare un incontro tra le parti interessate e speriamo che si possa collaborare insieme per preservare e rafforzare la nostra amata festa del Santissimo Crocifisso.
Nell’attesa di una vostra risposta positiva, porgiamo cordiali saluti.
Affinito Nicola
Della Gatta Lorenzo
Giammaico Francesco
Iuliano Antonio
Lasco Andrea
Lobello Davide
Moretta Vincenzo
Mucherino francesco
Salzillo Angelo
Salzillo Giovanni
Salzillo Raffaele
Sgueglia Pasquale