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Notte di fuoco, brucia anche un’altra azienda di rifiuti

MARCIANISE. Il fronte rovente era Pastorano, dove fino all’alba sono andate avanti le operazioni di spegnimento del rogo divampato ieri nel sito di stoccaggio dei rifiuti di Torre Lupara. In contemporanea a questo maxi intervento, però, sempre questa notte i vigili del fuoco hanno dovuto far fronte ad un altro incendio preoccupante.

Un’altra azienda, sempre del settore ecologia, è stata teatro di un incendio nella notte. Il rogo è divampato nella zona industriale di Marcianise dove sono accorsi i vigili del fuoco non impegnati sul fronte caleno in una giornata disastrosa per la salute dei cittadini di Terra di Lavoro.

Allerta sul settore

“Alzare il livello di attenzione sul ciclo dello smaltimento dei rifiuti in provincia di Caserta”. È quanto chiede Raffaele Aveta, portavoce dell’associazione provinciale Futuro 2030 e consigliere comunale a Santa Maria Capua Vetere, commentando la notizia di un rogo di vaste dimensioni nello stabilimento Gesia di Pastorano.

“È probabilmente una casualità, per quanto singolare, – aggiunge Aveta – che il rogo si sia sviluppato in uno stabilimento della società Gesia. E ci chiediamo se non sia la stessa Gesia Spa interessata nel 2018 da una brillante operazione del NOE di Caserta che portò a un sequestro preventivo di oltre mezzo milione di euro per il reato di truffa aggravata ai danni del Comune di Santa Maria Capua Vetere. Nel settembre dello stesso anno, peraltro, lo stabilimento della Gesia Spa sito in località Torre Lupara di Pastorano fu interessato da un vasto incendio di rifiuti. In ogni caso, fermi restando gli accertamenti della magistratura, tutti i soggetti istituzionali, a ogni livello, devono tenere alta la guardia in un settore a forte rischio illegalità, garantendo trasparenza nelle procedure e controlli efficaci. È in gioco la salute dei cittadini di Terra di Lavoro e, su questo terreno, non sono ammissibili passi indietro o esitazioni di sorta”.

 

Foto repertorio