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Nonnini derubati dalle fedi nuziali dai truffatori, i capi della banda sono due fratelli. NOMI

SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASERTA/RUVIANO. Ci sono una 94enne, una 93enne, una donna di 88 anni e altre decine di nonne e nonni tra le vittime della banda di truffatori, tutti di Napoli, arrestati dai carabinieri di Caserta nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Tutti, in nome dell’amore per i nipoti, hanno consegnato ai truffatori, oltre ai soldi, anche gioielli e persino le fedi nuziali.

“Questo è l’aspetto più triste della vicenda” ha detto il maresciallo della stazione di Ruviano Michele Fioraio durante la conferenza stampa tenuta in Procura alla presenza del procuratore aggiunto Carmine Renzulli, del Capo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Caserta Salvatore Sferlazza, del Comandante della Compagnia di Caserta Pietro Tribuzio. “Qualche anziana si è privata della fede del marito deceduto credendo di aiutare il nipote”, ha aggiunto l’investigatore dell’Arma.

L’indagine è iniziata nel 2021 sulla base delle modalità investigative predisposte nel 2017, in occasione delle prime indagini sul fenomeno, dall’allora procuratore aggiunto Antonio D’Amato; il magistrato dopo un periodo al Csm (dal 2019 al 2023), è tornato da qualche mese a svolgere lo stesso ruolo di aggiunto alla Procura sammaritana.

L’indagine è stata realizzata dai carabinieri della Compagnia di Caserta e della stazione di Ruviano, comune dell’Alto-Casertano dove avvenne la truffa dai danni di un’anziana da cui è partita l’indagine. La banda era a conduzione familiare: a capo c’erano i fratelli Antonio e Gennaro Francescone, di 34 e 32 anni, finiti in carcere e che si facevano spesso aiutare dal padre, Gabriele Francescone, messo ai domiciliari