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Figlie accusate del ferimento della madre insieme al padre detenuto, ‘cancellata’ la spedizione

 

SAN FELICE A CANCELLO/MARCIANISE. Erano accusate di lesioni aggravate dall’ utilizzo un’ arma commesse nei confronti della loro madre B.A. su commissione del padre P.A, attualmente detenuto presso la casa circondariale di Tempio Pausania. Parliamo di P.O. e P.R. , figlie di un noto ras della zona di San Felice a Cancello, attualmente detenuto per questioni di stupefacenti in Sardegna. Tutti difesi dall’ Avvocato Gabriele Roberto Cerbo del Foro di Santa Maria C.V..

Tutta la vicenda nasce quando la B.A. si presenta il 04.06.2020 presso il pronto soccorso di Marcianise con il volto tumefatto. Da subito scattarono le indagini e l’attenzione degli investigatori si concentrò sulle figlie della persona offesa, le quali avrebbero agito su mandato del padre al quale è stato contestato il concorso morale.
Stamattina, innanzi al Tribunale di Santa Maria C.V. – G.M. Villano-, dopo alcuni rinvii per questioni preliminari sollevate dalla difesa, il processo entrava nel vivo e veniva sentita la persona offesa B.A., la quale da subito alleggeriva la posizione delle proprie figlie e del P.A..

Chiarita la questione il Giudice invitava cosi le parti a discutere e l’avvocato Cerbo subito poneva l’ attenzione sulla carenza degli elementi investigativi raccolti durante le indagini, ossia sulla mancanza di un sequestro dell’ arma utilizzata presumibilmente dagli autori del fatto e sugli altri elementi che potessero ricondurre le condotte contestate a tutti e tre gli imputati. Terminata la discussione il giudice si ritirava in camera di consiglio per uscire poco dopo pronunciando Sentenza di assoluzione per tutti e tre gli imputati.