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Consiglio alle porte tra incognita presidente e un cambio di fronte

MARCIANISE. Di certo  non sarà il solito consiglio comunale d’esordio quello di domani a Marcianise e non solo perchè il varo della nuova Assise coincide con la data dei funerali di Silvio Berlusconi.

Bandiere a mezz’asta anche al Comune di Marcianise, ma in queste ore i rumors su quanto potrà accadere domani, a partire dalle 19 non mancano. All’ordine del giorno ci sono l’elezione del Presidente del Consiglio Comunale e dell’Ufficio di presidenza; la comunicazione della Giunta e il giuramento del Sindaco, le nomine necessarie per garantire il funzionamento della Commissione Elettorale; la nomina dei componenti della Commissione che si occupa della formazione degli elenchi di cittadini in possesso dei requisiti per essere scelti come giudici popolari in Corte d’Assise d’Appello e Corte d’Assise.

Si tratta di tutti punti di inizio consiliatura, ma col fattore anatra zoppa assumono un altro rilievo. Partiamo dal presidente: nelle scorse settimane sembrava blindata la scelta di votare compatti un esponente dell’opposizione come Pinuccio Moretta per una garanzia istituzionale e per ravvivare uno spirito di collaborazione tra le due fazioni. Col passare del tempo quest’ipotesi, però, ha vacillato al punto che in molti danno in ascesa la possibilità che il gruppo di Antonio Trombetta si tenga anche lo scranno della presidenza: in ascesa le quotazioni di Antimo Rondello, secondo alcuni rumors.

Sul fronte numeri arrivano diverse conferme ufficiali su Giovanni Pratillo che si è autosospeso dalla coalizione con la quale è stato eletto, quella di Lina Tartaglione e potrebbe garantire un voto pesante allo schieramento di Trombetta: “Mi sono sospeso dal gruppo consiliare del centrosinistra, in quanto nell’ultima riunione sono stato attaccato per aver messo in discussione il metodo con il quale si intendeva individuare il Presidente del Consiglio e come si volevano ripartire le cariche delle presidenze di commissione e delle eventuali nomine negli enti strumentali, consorzio ASI e Idrico.”

Pratillo rincara la dose parlando di cosa che è accaduto nella riunione di ieri sera, che potrebbe avere anche un secondo tempo in queste ore: “Nella fattispecie ed in particolare sulla individuazione del Presidente del Consiglio ho avuto modo di chiarire nella riunione tenutasi ieri sera con Lina Tartaglione e i 7 consiglieri delle liste civiche che “la carica del Presidente, non può essere espressione di un solo partito del centrosinistra che seppur numericamente ha ottenuto più voti non rappresenta l’intera coalizione del più ampio fronte progressista, riformista e liberale”. “Nella coalizione vi sono forze politiche rappresentative che hanno espresso consiglieri comunali in grado, alla pari degli altri, di svolgere ruoli di guida del parlamentino della città, così come la stessa Lina Tartaglione, candidata Sindaco”.”

“Non comprendo le ragioni per le quali tutte le forze politiche e civiche del centrosinistra, che hanno dato un significativo contributo alla coalizione eleggendo 8 consiglieri comunali rispetto ai 5 del PD, devono sottostare alle imposizioni di un partito che non perde occasioni per affermare la forza dei numeri, calpestando di fatto il principio della pari dignità politica. A meno che non Vi siano degli accordi già prestabiliti che non potrò mai accettare. Quindi nessun pretesto ma una presa d’atto del quadro politico che la città ci ha consegnato e la scelta di un candidato alla Presidenza espressione di una più ampia maggioranza consiliare. Diversamente se siamo stati relegati all’opposizione possiamo tranquillamente esercitare questo ruolo evitando di occupare cariche e poltrone.”