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Clan pronto a bruciare palestra per ottenere soldi di una caparra

MARCIANISE/CASAL DI PRINCIPE. Erano disposti a bruciare la palestra o ad entrare in casa pure di aiutare l’imprenditore che si era tirato indietro nel maxi affare per recuperare la caparra. E’ questo uno dei dettagli che emerge dall’ordinanza notificata la settimana scorsa dai carabinieri della Compagnia di Casal di Principe nell’ambito di una maxi inchiesta della Dda che ha portato all’arresto di 10 persone.

Stando a quanto emerso l’uomo aveva già versato mezzo milione di euro per bloccare un capannone nella zona di Caserta Sud (territorio di Marcianise) che voleva acquistare. In seguito c’era stata la retromarcia ma la cospicua somma di 500mila euro non era stata ancora recuperata e quindi l’imprenditore si era rivolto a Mario De Luca di Casal di Principe e Giovanni Improda di Teverola per riavere tutto.

I due, rispettando la territorialità, si rivolgono ad esponenti di due famiglie molto note nel loro ambiente a Marcianise ed ai loro rappresentanti Achille Piccolo e Camillo Belforte, indagati a piede libero. Dall’indagine emerge che si pensa addirittura ad un attentato: volevano incendiare la palestra sotto casa. Accantonata tale idea De Luca e Belforte ebbero un confronto col titolare della palestra al quale dissero che se la vittima, che lui ben conosceva, non avesse saldato quella somma loro sarebbero riuscito ad entrare in casa.