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Conti pubblici, Racioppoli critica la gestione Porfidia

Recale. Angelo Racioppoli, consigliere di minoranza a Recale mette in evidenza la situazione difficile delle casse comunali, esprimendo grande preoccupazione e non lesinando stoccate al sindaco Lello Porfidia.

Nonostante la procedura di dissesto abbia fatto ripartire il Comune da zero, in appena 5 anni di governo, ha accumulato 7 milioni e mezzo di debiti, circa 10 milioni di euro di somme non riscosse e ha chiuso il Rendiconto 2022 con un disavanzo (saldo negativo tra entrate e uscite) di 800mila euro, approvando un schema contabile in cui si certifica, non potrebbe essere altrimenti, che Recale è un «ente in condizioni strutturalmente deficitarie. Eppure, il sindaco Lello Porfidia, nell’ultimo consiglio comunale, ha dichiarato che la sua amministrazione ha «conseguito un ottimo risultato.

Per la verità, l’unica voce di bilancio florida, e destinata a crescere, è la voce relativa al suo stipendio e a quello degli assessori, tuttora senza deleghe, che costano a noi recalesi più di 600mila euro a mandato. Se Porfidia stesse amministrando un’impresa privata, con un Rendiconto messo così male, verrebbe licenziato in tronco per manifesta incapacità; perché persino la mistificazione più fantasiosa deve arrendersi di fronte all’incontestabilità dei numeri. Il suo “gioiellino” è falso e molto costoso. E a pagarlo siamo tutti noi”.