Marcianise. Svolta per l’ex ras marcianisano Gerardo Santoro, arrestato quattro anni fa dopo una condanna definitiva a 12 anni e 4 mesi di reclusione nell’ambito dell’inchiesta della Dda “Officina del Crimine”, portata avanti dalla squadra mobile di Caserta.
Espiata la pena (aveva già scontato buona parte di quella condanna a processo in corso) a Santoro era stata applicata un anno fa la sorveglianza speciale per la sua pericolosità sociale e la sua vicinanza col clan Belforte. Nei giorni scorsi il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha però accolto l’istanza dell’avvocato Nicola Musone revocando la sorveglianza speciale.
Dopo quella brutta storia Santoro ha cambiato vita ed ora lavora come camionista per una ditta dell’agro aversano. Un cambio netto sia per lui che per il clan, ormai ridotto ai minimi termini.
Santoro venne condannato per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti del tipo cocaina, detenzione e cessione continuata di stupefacenti, aggravati dal metodo mafioso e dal fine di agevolare la citata organizzazione camorrista, egemone nei comprensori di Caserta, Marcianise, Maddaloni, San Nicola La Strada e l’intera area urbana contigua al capoluogo.
Secondo le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura Antimafia di Napoli era deputato alla gestione della piazza di spaccio attiva a Marcianise , disponendo di un’autonoma rete di venditori al dettaglio. Egli, infatti, riceveva lo stupefacente in conto vendita dal gruppo casertano dei Della Ventura destinandolo poi allo spaccio al minuto, avvalendosi in tale attività anche di alcuni parenti. Storie sepolte da una condanna già espiata e che ha saputo lasciarsi alle spalle dandosi da fare.