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Figlio del boss picchia invitato della Comunione al ristorante per uno sgarro

MARCIANISE. Non è un episodio di tale rilevanza da essere considerato come ipotesi di reato, ma di certo delinea il contesto in cui si muove un personaggio chiave, il pestaggio raccontato in un’intercettazione del giugno 2019 ed emerso in un dialogo finito nell’ultima ordinanza contro il clan Belforte.

Protagonista è Giovanni Buonanno (figlio del boss Gennaro “Chiucchino”), che in un viaggio in auto, con la moglie, Caterina Iuliano, svela quanto accaduto poco prima in un locale dove la coppia si era recato per partecipare ad un banchetto per festeggiare la Prima Comunione del figlio di un familiare.

Mentre il Suv transita per Santa Maria Capua Vetere per tornare a Marcianise, Buonanno si lascia scappare di aver picchiato una persona all’interno del ristorante della Comunione. A suo dire l’uomo non si è comportato bene. In quel contesto i coniugi parlano anche di un uomo, non si sa se lo stessa vittima del pestaggio che, secondo la Iuliano “adesso deve venire a casa a gridare in mezzo al cortile facendosi sentire da quelli là?”. La risposta di Buonanno non si fa attendere: “A casa tengo pure il ferro. Lo prendo e lo sparo pure, lo prendo e lo metto dietro al cofano e lo vado a buttare ad Airola”