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Muore dopo mal di schiena, salma liberata dopo l’esame verità: l’addio al 31enne Aldo

ROCCA D’EVANDRO/CASERTA. È partito da un mal di schiena il calvario del 31enne Aldo Cristian Mambro, deceduto venerdì 24 marzo all’ospedale di Caserta dove era arrivato nella serata di martedì 21. I funerali saranno celebrati domani, sabato 1° aprile alle 15, nella chiesa di Santa Maria del Farneto a Rocca d’Evandro.

La salma è stata liberata dopo l’esame autoptico effettuato giovedì, ma i cui esiti non saranno resi noti prima di un mese. Sulla sua morte il sostituto della Procura di Santa Maria Capua Vetere Nicola Camerlengo ha aperto un fascicolo di reato per l’ipotesi di omicidio colposo, al momento contro ignoti. A far partire l’indagine, la denuncia presentata dai genitori del 31enne nel pomeriggio di venerdì scorso alla stazione dei carabinieri di Rocca d’Evandro, comune del Casertano al confine con la provincia di Frosinone dove Aldo risiedeva con padre, madre e tre fratelli; i familiari della vittima hanno quindi deciso di affidarsi a Studio3A-Valore Spa, società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.

La denuncia

Da quanto dichiarato in sede di denuncia, Aldo ha iniziato ad accusare forti dolori alla schiena lunedì 20 marzo; sofferente di obesità, si faceva controllare spesso, ma gli esami erano sempre a posto tanto da certificare una buona salute. Lunedì il padre gli aveva dunque procurato cerotti medicali, che tuttavia non avevano sortito effetto contro il mal di schiena, e così l’indomani, martedì, la madre aveva contattato il medico di famiglia, che senza peraltro visitarlo gli aveva prescritto alcuni medicinali, tra cui delle iniezioni, antinfiammatori e analgesici.

La situazione tuttavia non era però migliorata, tanto che il trentunenne non riusciva più nemmeno a camminare e andare al bagno. E’ stato lui stesso quindi, sempre martedì, a chiamare un suo medico di fiducia che lo ha visitato, consigliando il ricovero. Un mezzo del 118 lo ha quindi portato all’ospedale di Caserta dove è stato ricoverato in pronto soccorso fino al giorno dopo, quando è stato trasferito al reparto di Neurologia. Intanto la Tac e la risonanza magnetica cui è stato sottoposto non avrebbero rilevato problemi particolari.

Esattamente una settimana fa, Aldo, poco prima delle 8, ha chiamato casa riferendo ai suoi familiari che si sentiva molto meglio, che era riuscito ad andare al bagno e che stava attendendo di essere sottoposto ad un’altra risonanza magnetica con contrasto; esame che però non effettuerà mai, perché di lì a poco, secondo quanto detto dai medici dell’ospedale di Caserta, avrà un grave arresto cardiaco cui seguirà il decesso. I genitori e i tre fratelli del 31enne sono giunti in ospedale quando Aldo era già morto.