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Scossa nel Casertano, danni in 20 edifici. La decisione sulle scuole nelle diverse province

ALTO CASERTANO/SANNIO. Sono almeno 20 gli edifici di Montagano, in provincia di Campobasso, il comune epicentro del sisma della notte scorsa in Molise, danneggiati dal terremoto. E’ la prima stima, ancora provvisoria, dei controlli avviati in paese dai Vigili del fuoco.

L’amministrazione comunale ha raccolto le segnalazioni degli abitanti che hanno riscontrato crepe o calcinacci caduti nelle loro case. Si tratta comunque di danni di lieve entità. Un bilancio definitivo degli edifici danneggiati si conoscerà solo nelle prossime ore quando le verifiche saranno terminate.

“Qualche danno lo abbiamo riscontrato, in diversi casi si tratta di lesioni già esistenti che sono state aggravate dalla scossa di questa notte”. Il sindaco sta valutando se emettere qualche ordinanza di sgombero. “Ogni valutazione – evidenzia il primo cittadino – è legata a un obiettivo primario: garantire l’incolumità della popolazione e la sicurezza di tutti”.

Oggi stop lezioni nel Sannio

Scuole chiuse in alcuni comuni della provincia di Benevento dopo la forte scossa di terremoto di questa notte, avvertita nel Sannio. A Benevento il sindaco Clemente Mastella ha inviato i tecnici a fare verifiche agli istituti, ma le scuole sono aperte regolarmente. “L’imprevedibilità del terremoto esiste, ma dove possiamo prevenire lo facciamo”, ha detto Mastella.

La decisioni per domani

La scossa di terremoto della scorsa notte non ha causato danni alle strutture scolastiche di Campobasso e domani le attività didattiche potranno riprendere normalmente dopo lo stop di oggi. Lo rende noto il sindaco, Roberto Gravina, a seguito delle ispezioni effettuate nel corso della mattinata nelle strutture scolastiche di competenza del Comune.

“Le verifiche di carattere visivo speditivo – si legge in una nota – sono state condotte anche in altre strutture di competenza comunale, non solo quelle scolastiche, grazie al lavoro delle squadre composte dai tecnici comunali. Ulteriori approfondimenti che verranno avviati in merito, pertanto, non riguarderanno gli edifici scolastici”.