MADDALONI/SESSA AURUNCA. Chiedere soldi in prestito per andare a lavoro. E’ questa la contraddizione in termini che si trovano a vivere circa 180 operatori sociosanitari della cooperativa Serena che prestano in servizio negli ospedali di Maddaloni e Sessa Aurunca.
La presa in carico con questa coop è cominciata il 1° ottobre e il primo stipendio è arrivato “solo” il 23 dicembre. Da lì in poi è stato un crescendo con il mese di dicembre saldato a marzo, e gennaio che resta ancora una chimera. In più da novembre i lavoratori, oltre alle divise ed alle visite mediche, hanno chiesto la revisione delle buste paga, cosa non ancora avvenuta.
Qualcuno, di fronte alle spese quotidiane va in difficoltà, e a fine mese sono tanti a chiedere soldi in prestito anche per fare rifornimento di carburante utile a raggiungere i luoghi di lavoro.
I disagi riguardano anche le comunicazioni con la coop, difficile da raggiungere anche per informare di un giorno di ferie o uno di malattia. Talvolta mancano anche colleghi perchè le sostituzioni non vengono decise in tempo utile. Il tutto in attesa della visita medica iniziale per i lavoratori.