San Felice a Cancello. Manca poco alla sentenza del tribunale di Napoli sull’associazione dello spaccio di droga guidata da Cesare Martone, il mastro casaro di Talanico. Il pm De Ponte ha chiesto più di 76 anni di reclusione. Vediamo più da vicino i ruoli di questa organizzazione che parte dall’attività casearia di questo mastro casaro.
Cesare Martone il mastro casaro:
E’ il vertice dell’organizzazione finalizzata allo spaccio di sostanza stupefacente del tipo hashish, cocaina, crack, marijuana con modalità itinerante. Ha il ruolo di promotore, organizzatore e finanziatore. E’ lui a procurare lo stupefacente da destinare alla successiva vendita, a finanziare le operazioni di approvvigionamento, a mantenere i contatti con i fornitori e loro intermediari, a procurare mezzi di trasporto per la merce, a curare i profili finanziari delle operazioni.
Si avvale di altri undici soggetti ai quali affida precisi incarichi affinché si generi un meccanismo ben rodato, rapido ed in continuo assestamento per realizzare lo spaccio a tutte le ore del giorno e della notte. Oltre a questo ruolo apicale si occupa personalmente dello smercio dello stupefacente.
Si legge nelle carte dell’indagine: La vendita di droga presso il caseificio: Cesare avvisa uno dei partecipi che un cliente sta andando presso il suddetto negozio e che lo deve trattare: “Gli deve dare il formaggio grattato”.
Poi questo soggetto sarà escusso dai carabinieri. Insomma facevano davvero a’Mmescafrancesca…
Danila Daniele, detta Dana
Ragazza di 32 anni, rumena, legata sentimentalmente al mastro casaro Martone. Partecipe all’associazione: cittadina straniera, compagna – amante di Cesare Martone. L’accompagna spesso nei suoi tragitti quando deve consegnare lo stupefacente, coadiuvandolo nel custodire la sostanza in caso di eventuali perquisizioni, ed il denaro frutto dello spaccio.
Aniello Martone, vice mastro casaro
Partecipe all’associazione, coadiuva il fratello Cesare nella gestione dello spaccio, prestandosi all’occultamento presso la loro azienda casearia della frazione Talanico di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente, dirigendo in prima persona il confezionamento delle singole dosi che poi consegnava al fratello Cesare, per la successiva consegna ai soggetti individuati come pusher.
Salvatore Quartara
Partecipe all’associazione come il fratello Vito, addetto all’attività di spaccio al minuto della sostanza stupefacente, secondo le disposizioni impartite da Martone Cesare procede alle consegne della droga, alla custodia della stessa, nonché al recupero dei crediti, condividendo i ricavati della vendita mediante paga
Pellegrino Di Rosa ‘u barbiere
Partecipe all’associazione coadiuva i fratelli Martone nelle fasi decisionali indicando i pusher da assumere, quelli da licenziare ed offrendosi anche per redarguire, anche in modo violento, coloro che non svolgevano l’attività in modo adeguato, supporta il Martone Cesare nell’acquisto di sostanze stupefacenti dai grossi fornitori. Gli inquirenti lo considerano un capo, alla stessa stregua del casaro.
Vito Quartara
Partecipe all’associazione: addetto allo spaccio itinerante, come il fratello Salvatore ed altri, con il ruolo di occultare su di se lo stupefacente detenuto in macchina; è anche addetto all’attività di confezionamento e vendita secondo le disposizioni dei fratelli Martone e di Pellegrino Di Rosa.
Michele Gilles Papa
Partecipe all’associazione, addetto all’attività di spaccio itinerante, come i fratelli Quartara e gli altri, con il ruolo di occultare addosso la droga detenuta in auto.
E’ anche addetto all’attività di confezionamento e vendita secondo le disposizioni dei fratelli Martone e di Pellegrino Di Rosa.
Angelo Biagio Carfora
Secondo le disposizioni dei fratelli Martone e di Di Rosa si occupa delle consegne della droga, nonché al recupero dei crediti, condividendo i ricavati della vendita mediante paga. Carfora, unitamente alla compagna Olessea Garabajiu, effettua consegne per destare meno sospetti davanti alle forze dell’ordine.
Francesco Vassallo
Cassiere in un noto locale di Airola: avvisa gli altri della presenza di forze dell’ordine, ricarica le utenze telefoniche, detiene droga sia nel bar che nella vettura parcheggiata esternamente.
Giorgio Affinita
E’ un operaio del caseificio e ha il compito di preparare materialmente la sostanza stupefacente da rivendere confezionandola in dosi di diverse pezzature e nascondendola all’interno del laboratorio. In alcune circostanza vende direttamente ai clienti che si recano presso il laboratorio, il tutto sotto il coordinamento dei fratelli Martone.
Garabajiu Olesea
Compagna amante di Angelo Biagio Carfora, lo accompagna spesso nei suoi tragitti quando deve consegnare la droga. Detiene la droga presso casa per la successiva rivendita.
I fatti vanno dal novembre 2019 al mese di aprile 2020
Ecco le richieste di condanna
- Cesare Martone 45 anni di Talanico, chiesti 22 anni di carcere
- Biagio Angelo Carfora 51 anni di Arienzo, chiesti 10 anni
- Michele Gilles Papa 39enne di Santa Maria a Vico, chiesti 10 anni
(solo i suddetti sono ai domiciliari, mentre a piede libero sono)
- Salvatore Quartara 41enne di San Felice via Circumvallazione, chiesti anni 7
- Pellegrino Di Rosa 46enne di Talanico detto Rinuccio o Lanfranco via San Vincenzo San Felice, barbiere, chiesti anni 7
- Aniello Martone, 39enne fratello del casaro, via San Vincenzo San Felice, chiesti anni 6 mesi 8
- Vito Quartara 35enne di San Felice via Circumvallazione, anni 6 e mesi 8
- Francesco Vassallo detto Masaniello 40 anni di Airola RITO ORDINARIO
- Giorgio Affinita 27enne di San Felice via San Pietro, chiesti anni 4 e mesi 4
- Danila Daniele detta Dana 32 anni di Arienzo Fontanavecchia, anni 1 e mesi 4 + multa da 1200 euro
- Garabajiu Olesea detta Alessia 41 anni domiciliata in Arpaia anni 1 e mesi 4 + multa da 1200 euro