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Muore dopo volo dall’impalcatura, salma liberata per l’addio

AVERSA. Sono stati fissati venerdì 24 marzo, alle ore 11,30 nella Parrocchia di San Giovanni Evangelista i funerali di Giuseppe D’Agostino, il giovane operaio morto a 30 anni dopo un volo dall’impalcatura di un cantiere in via Musto ad Aversa.

Il giovane stava effettuando un intervento di ristrutturazione all’interno di un appartamento quanto è avvenuto il dramma sotto gli occhi dell’amico e collega. La salma sarà restituita dunque nelle prossime ore ai genitori dopo l’autopsia disposta dalla Procura di Napoli Nord.

La rabbia dei sindacati

“Ancora una morte sul lavoro e un’altra famiglia che sta soffrendo. È ora che le istituzioni si diano una sveglia e inizino a fare controlli seri sui cantieri edili”.

Così la segretaria della Fillea CGIL di Caserta Irene Velotti al termine dell’assemblea generale del sindacato di categoria dei lavoratori edili, durante la quale è stato dedicato un minuto di silenzio per tutte le morti sul lavoro, e in particolare per il 29enne Giuseppe D’Agostino, morto lunedì pomeriggio ad Aversa in un appartamento mentre effettuava lavori di ristrutturazione.

“È necessario capire cosa è successo, perché è caduto da un’altezza irrisoria” conclude la Velotti, che poi annuncia che diverrà una consuetudine il minuto di silenzio ad ogni riunione della dirigenza della Fillea. Durante l’assemblea sono stati eletti anche gli altri componenti della segreteria della Fillea, ovvero Raffaele Venerio, Fabio Marmolino, Guido Gangemi, Geremia Vitale, e si è poi discusso della manifestazione del 1° aprile a Napoli, della sua importanza per fermare “i provvedimenti del governo che stanno ammazzando il settore edile”.