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Scontri ultras, 200 indagati: “Violenti paghino i danni a negozi e famiglie”

CASERTA. A due mesi tra gli scontri di Pagani tra gli ultras della squadra di casa e quelli della Casertana, durante i quali un bus che trasportava i tifosi ospiti fu dato alle fiamme danneggiando gravemente diversi appartamenti e negozi limitrofi, sono quasi 200 le persone indagate dalla Procura di Nocera Inferiore per lesioni colpose, rissa, incendio e altri reati.

Tra questi ci sono gli ultras e i tifosi della Paganese identificati prima e dopo l’assalto al bus, effettuato con pietre, bastoni e fumogeni, ma anche alcuni dei circa 150 tifosi casertani arrivati a Pagani, che presero parti agli incidenti successivi all’assalto. Due giorni dopo i fatti, nove tifosi – sette della Paganese e due della Casertana – finirono agli arresti domiciliari.

“Ci aspettiamo condanne severe, poteva essere una strage. Devono pagare anche i danni alle famiglie e ai negozi a cui hanno causato gravi danni“ commenta il deputato dell’alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli: ”La violenza nel calcio va fermata. Non può più essere tollerato che dei facinorosi, dei violenti, dei delinquenti utilizzino lo sport ed il tifo come scusanti per dare libero sfogo ai loro più barbari istinti. E’ tempo che si studino nuovi protocolli di sicurezza e che siano previste condanne più severe per certi soggetti che devono andare in galera.”