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White Mary, dopo verdetto della Cassazione torna in carcere figlio del ras ‘o Cervinaro

San Felice a Cancello. Inchiesta White Mary con i verdetti della Cassazione. Torna in carcere il 38enne Antonio Piscitelli, originario della frazione San Marco Trotti, ma residente in zona Piedarienzo, via Circumvallazione.

Questa mattina, dopo l’arrivo del decreto di esecuzione che era nell’aria, il figlio dell’inafferrabile ras Raffaele ‘o Cervinaro è stato associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere dai carabinieri della stazione di via Napoli. Aveva già la valigia pronta. Per lui una condanna di 10 anni e 4 mesi.

Chiaramente anche in virtù del pregresso per lui potrebbe aprirsi la strada del continuato, quindi la pena da scontare potrebbe essere molto inferiore.

Antonio era stato scarcerato poco prima di Natale, dopo una lunga detenzione per un’altra inchiesta e aveva trovato subito lavoro.

Questa la sentenza della Cassazione in merito ai ricorsi sulle sentenze appellate.

La Corte annulla senza rinvio la sentenza impugnata nei confronti di Angela Di Lorenzo, perché il reato è estinto per prescrizione.

Dichiara inammissibili i ricorsi di:

Pascarella Davide 41 anni 4 anni e 8 mesi;

Berni Luigi, 50 anni,  4 anni e 4 mesi

Piscitelli Antonio, 10 anni e 4 mesi;

Costantino Giovanni 40 anni conferma I grado

Costantino Giuseppe 44 anni conferma I grado

Cappiello Antonio 41 anni, 4 anni e 4 mesi

Barbarino Clementina di 54 anni; conferma I grado

Palmieri Vincenzo 41 anni,  8 anni e 10 mesi;

Piscitelli Raffaele 55 anni a 17 anni e 4 mesi;

Piscitelli Filippo 53 anni a 17 anni e 8 mesi; (di questa sentenza deve scontare una decina d’anni circa)

Barbarino Marco 43 anni conferma I grado (di fatto ha scontato tutto)

Barbarino Clemente Giuseppe 48anni conferma I grado (deve scontare 8 anni)

D’Addio Nicolino 52 anni conferma I grado

Esposito Pietro, 37 anni 3 anni e 4 mesi;

Pimpinella Giuseppe 40 anni 12 anni e 9 mesi;

Pimpinella Giovanni 40 anni a 3 anni e 4 mesi;

e li condanna al pagamento delle spese processuali e della somma di euro 3000 in favore della cassa delle ammende.