Skip to main content

Rifornimento telefonico per le piazze di spaccio, 45 a processo

MARCIANISE/SANT’ARPINO/ORTA DI ATELLA/CAIVANO. Ha preso il via il processo di secondo grado per i 45 imputati condannati al termine del rito abbreviato nell’ambito dell’inchiesta sulle piazze di spaccio attive tra l’hinterland caivanese e l’agro atellano.

Il processo entrerà nel vivo a marzo quando è prevista la prossima udienza: gli imputati, già condannati in abbreviato, sono accusati a vario titolo di cessione di sostanze stupefacenti, reati in materia di armi e per i reati di furto in abitazione, rapina, procurata evasione di soggetto detenuto presso la propria abitazione.

Teatro dei fatti il Parco Verde di Caivano, degradato complesso residenziale alla periferia di Napoli, noto come importante piazza di spaccio dove si riforniscono pusher e trafficanti provenienti dal resto della Campania ed in particolare dal Casertano. In questo caso gli indagati prendevano contatti telefonici con gli acquirenti accordandosi su quantità e luogo di consegna della droga. Lo stupefacente veniva affidato per la consegna a soggetti incensurati o comunque di giovane eta’, in alcuni casi anche minorenni, e sempre in piccole quantità in modo da avere meno problemi con le forze dell’ordine

Gli indagati sono di Caivano, Frattaminore, Afragola, Marcianise, Sant’Arpino, Frattamaggiore, Orta di Atella, Casandrino, Capodrise, Giugliano e Grumo Nevano. Tra i casertani coinvolti nel “secondo round” in Corte d’Appello spiccano Francesco D’Angelo, Michele Morlando, Giuseppe Bizzarro, Raffaele Bizzarro, Luciano Caiazzo, Rachele Luongo, Ferinando Bervicato e Carlo Cristiano.