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Appalti e rifiuti, imputato sta male: salta processo ai sindaci

CASERTA/CURTI/SANT’ARPINO. Un imputato sta male e salta un’altra udienza del processo sul giro di appalti comunali nel settore dei rifiuti ritenuti “truccati”, che vede imputati il sindaco di Caserta Carlo Marino e altre 18 persone (oltre a quattro società), tra cui l’imprenditore ritenuto vicino al clan dei Casalesi Carlo Savoia, il sindaco di Curti Antonio Raiano, ex assessori, funzionari e dirigenti comunali; per tutti la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio.

In questa udienza doveva essere ascoltato Carlo Savoia, ma l’imprevisto ha fatto rinviare l’udienza. L’imprenditore aveva comunque deciso di rilasciare dichiarazioni spontanee. L’indagine, partita nel 2018, portò a sei arresti:  furono i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) ad eseguire le misure restrittive.

Per la Dda di Napoli (sostituti Fabrizio Vanorio e Maurizio Giordano e Graziella Arlomede), sarebbero almeno 44 le gare d’appalto bandite da altrettanti Comuni delle province di Caserta, Napoli, Salerno, Benevento, Latina e Potenza nel settore dei rifiuti solidi urbani, che sarebbero state “aggiustate” dall’imprenditore Carlo Savoia, e dai suoi collaboratori, con la complicità di alcuni sindaci e dei funzionari pubblici, anche se poi nella richiesta di rinvio a giudizio sono state individuate sette persone offese (Comuni di Caserta, Aversa, Cardito, Lusciano, Curti, Villa Literno e l’assessorato all’ambiente della Regione Campania).