Skip to main content

Guerra per il derby, indagine lampo: 9 arresti. In manette pure ultras della Casertana

CASERTA. Svolta nelle indagini per gli scontri tra tifosi avvenuti domenica pomeriggio a Pagani (Salerno) prima di Paganese-Casertana. Carabinieri e Polizia hanno eseguito l’arresto in flagranza differita di sette tifosi della Paganese e di due della Casertana. Tra di loro figurano anche persone che, in passato, erano state già colpite dal provvedimento di Daspo.

Le indagini, coordinate dalla Procura di Nocera Inferiore, diretta dal procuratore Antonio Centore, hanno permesso di risalire ad alcuni dei tifosi che hanno partecipato agli scontri e che in un primo momento, avendo agito con il volto coperto da passamontagna, erano rimasti ignoti. Gli indagati sono accusati a vario titolo di possesso e lancio di oggetti contundenti e fumogeni, di resistenza a un pubblico ufficiale, rissa, devastazione.

Alcuni, inoltre – come si legge nella nota diramata dalla Procura di Nocera Inferiore -, dovranno rispondere delle “condotte che hanno determinato, tra l’altro, l’incendio di un pullman di tifosi della compagine casertana, il conseguente danneggiamento di un edificio e di plurimi beni nell’area circostante, nonché il ferimento di uno dei carabinieri intervenuti a presidio dell’ordine pubblico”. I nove tifosi, così come disposto dal pm di turno della Procura di Nocera Inferiore, sono stati ristretti agli arresti domiciliari, in attesa della fissazione dell’udienza di convalida dell’arresto.

I danni

I sette sostenitori azzurrostellati sono accusati di aver seminato il panico tra le strade di Pagani, dando alle fiamme il pullman dei tifosi ospiti. Un rogo che ha provocato anche seri danni a residenti e titolari di attività commerciali, distruggendo parte di una palazzina di via Leopardi, zona al confine tra Pagani e Sant’Egidio del Monte Albino.

Sulla guerriglia è intervenuto anche il sindaco di Pagani, Lello De Prisco: “La mia più totale solidarietà va ai cittadini coinvolti loro malgrado negli scontri, che hanno subito danni ad automobili, case e esercizi commerciali e hanno vissuto momenti di paura inaccettabili. A questo proposito – ha spiegato il sindaco in una nota – comunico che ho posto all’attenzione del Prefetto le ipotesi di risarcimento per le vittime sia degli immobili e delle attività commerciali danneggiati dalle fiamme scaturite dall’incendio dell’autobus, sia delle automobili vandalizzate nei tafferugli”.

Nel frattempo i consiglieri comunali Anna Rosa Sessa e Vincenzo Calce hanno lanciato una raccolta fondi per aiutare chi ha subito danni.