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Scandalo migranti, 37 a giudizio: parla imputato eccellente

SANNIO. Si è tenuta l’udienza dibattimentale del processo a carico di Di Donato Paolo ed altre 36 persone chiamate a giudizio per la gestione dei centri migranti. Paolo Di Donato, difeso dagli Avvocati Vittorio Fucci e Pietro Farina, ha deciso di rendere spontanee dichiarazioni quando, durante l’istruttoria dibattimentale, l’allora presidente dell’associazione “Il sorriso” di Tocco Caudio, Cipriano Antonio, ha dichiarato di non aver ricevuto alcun migrante in assegnazione, benché avesse formalizzato la manifestazione di interesse in Prefettura, lasciando intendere che l’assegnazione avveniva esclusivamente ai centri gestiti dalla cooperativa Maleventum.

Il Di Donato, allora, rendendo spontanee dichiarazioni ha chiarito che i migranti venivano assegnati alla cooperativa Maleventum in quanto vincitrice della gara d’appalto indetta dalla Prefettura, relativa alla gestione dell’accoglienza migranti. Il capitolato d’appalto prevedeva che a concorrenza di 1000 posti i migranti sarebbero dovuti essere affidati ai centri gestiti dalla cooperativa.

Qualora la Maleventum non avesse avuto posti disponibili la Prefettura avrebbe potuto attingere alle altre società partecipanti alla gara d’appalto. Il Di Donato ha chiarito, inoltre, che durante la vigenza del contratto di appalto con la Prefettura, la società Maleventum non ha mai raggiunto il numero di 1000 ospiti. All’odierna udienza è stato anche sentito il vice prefetto, Dott.ssa Maria De Feo, che ha chiarito chi fosse competente, all’epoca dei fatti in contestazione, alla gestione dell’emergenza migranti nell’organigramma della Prefettura di Benevento, nonché un ex dipendente del consorzio, il custode del centro Damasco di Benevento, Mercurio Giuseppe.

Il processo è stato rinviato all’udienza del 2 febbraio prossimo, in prosecuzione dell’istruttoria dibattimentale, per sentire altri 4 testi dell’accusa.