Skip to main content

Tangenti sul bene confiscati, chieste 5 condanne: rischia grosso l’ex sindaco

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Dopo la sentenza di primo grado del 2019 è arrivata l’ora della requisitoria per l’inchiesta sull’appalto di Palazzo Teti.

Due anni e mezzo fa i giudici fecero cadere per tutti l’aggravante mafiosa, infliggendo 5 condanne e 2 assoluzioni. Tra i condannati spiccò l’ex sindaco di Santa Maria Capua Vetere Biagio Di Muro al quale vennero inflitti 5 anni e 6 mesi di reclusione. Decisi 6 anni anche per l’ingegnere Guglielmo La Regina.

Nella giornata di ieri il procuratore generale ha chiesto la riforma della sentenza invocando 7 anni e 6 mesi per l’ex sindaco, 16 anni per il ristoratore di Casapesenna Alessandro Zagaria, 10 anni e 6 mesi per l’imprenditore Francesco Madonna, 8 anni e 6 mesi per Guglielmo La Regina, 3 anni per il dirigente Roberto Di Tommaso. Chiesto il non luogo a procedere per due imputati deceduti durante il processo.

Gli indagati sono stati coinvolti nell’inchiesta sul presunto giro di mazzette relativo ai lavori di riqualificazione Palazzo Teti, bene sottratto confiscato alla camorra e restituito alla collettività.