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Schiacciato da bancali, primo atto dell’inchiesta: tempi lunghi per l’addio

MARCIANISE. Il primo passo ufficiale nell’inchiesta sulla morte di Antonio Golino arriverà lunedì. Il giorno 16 il pubblico ministero della Procura di Napoli Nord che ha in carico il fascicolo, attualmente aperto contro ignoti, nominerà il perito che dovrà effettuare l’esame autoptico sulla salma del 22enne del rione Puzzaniello di Marcianise, deceduto dopo essere rimasto schiacciato da decine di grossi bancali che sono improvvisamente caduti all’interno di una cella frigorifero. L’autopsia di fatto potrebbe avvenire nella prima parte della prossima settimana all’istituto di medicina legale di Giugliano, dove la salma è sotto sequestro, con l’addio fissato dunque a oltre 7 giorni dalla tragedia.

La famiglia Golino potrebbe decidere di nominare a sua volta un perito di parte per seguire la vicenda: un’ipotesi praticamente certa, visto che è già stato affidato all’avvocato Andrea Piccolo, il compito di seguire un caso che ha sconvolto la comunità di Marcianise e straziato una famiglia, colpita ancora più duramente dalle modalità della tragedia. Nello stesso turno di lavoro, infatti, lavoravano anche la madre e il fratello del giovane, che lo hanno sentito urlare avvertendo il tonfo dei bancali.

La dinamica

L’incidente è avvenuto all’interno della “M & C”, importante azienda che affetta e confeziona prosciutti per tutti i supermercati italiani. Una famiglia unita e di lavoratori quella di Golino, 22enne ricordato come un bravo ragazzo impegnato nel lavoro. Golino, hanno accertato i carabinieri della compagnia di Caivano, non era dipendente della “M & C” ma di una ditta che si occupa di imballaggio, trasporto e spedizione, su cui sono in corso verifiche per accertare se la proprietà fosse la stessa dell’azienda di insaccati.

Il giovane – è emerso – era in una delle celle frigorifero, un’enorme struttura alta diversi metri e composta da cinque locali per un’estensione totale di alcune centinaia di metri, dove sono custoditi su bancali in plastica dura i prosciutti e gli altri salumi da confezionare. Proprio una pila di questi bancali ha improvvisamente ceduto, travolgendolo.

I carabinieri e i vigili del fuoco hanno impiegato oltre due ore per trovare il corpo, ormai senza vita, del 22enne, sepolto dalla catasta di oggetti. Mentre avveniva l’incidente, il giovane ha urlato ed è stato sentito dalla madre e dal fratello che disperati hanno chiamato i soccorsi e hanno poi dovuto aspettare che i soccorritori rimuovessero i bancali, per rivedere il corpo del ragazzo. Dai primi accertamenti sembra che dispositivi e strumenti per la protezione lavorativa fossero in regola. Le indagini dovranno anche accertare se c’è stato qualche errore nel carico dei bancali, se fossero stati caricati in misura maggiore rispetto al peso previsto.