Santa Maria a Vico. La vicenda della vendita de loculi del modulo 18 nell’inchiesta ‘Cimitero Smav’ vede come protagonista il 54enne Carmine De Lucia, ex consigliere comunale più volte di Reggio Emilia, originario della zona.
Carmine De Lucia acquista un intero modulo composto da 16 loculi. Una fila vuole tenersela e gli altri 12 li mette in vendita a 3500 euro, contravvenendo al regolamento del Comune.
Incaricato di vendere i loculi è il responsabile del servizi cimiteriali Giuseppe Pascarella, da ieri in carcere a Secondigliano. L’accordo è questo 400 a lui e 3100 a De Lucia.
Ma su questa cosa ancora una volta ci mette mano il solito Mimmariello Nuzzo, il ras, la cui figura spunta in ogni angolo della valle, lo dobbiamo dire, sta ovunque ed è sempre molto informato: non gli scappava nulla e doveva prendere sempre. Infatti del modulo di Carmine De Lucia e dei loculi liberi ne parla puntualmente con Caterino.
In una lunghissima conversazione del 15 maggio 2019 Carmine De Lucia e Giuseppe Pascarella se ne dicono di tutti i colori, ‘a Livella lo minaccia pure, in quanto salta fuori che stanno vendendo i loculi maggiorati, per farsi una cresta più alta e lui non vuole e si infuria.
Ma alla fine dato che abita fuori deve abbassare i toni, altrimenti si romperà l’accordo.
Le telefonate e l’incontro con il ras
Una vicenda di seconda fascia, circoscritta al modulo 18. Quando il consigliere arriverà a Santa Maria a Vico a giugno per le vacanze riceverà puntualmente la telefonata del solito Mimmariello e i due, dopo un paio di appuntamenti bucati e diverse telefonate avranno pure un incontro. Successivamente saranno coinvolte anche altre persone per la vendita e Pascarella farà anche dei pasticci, in quanto la procedura susciterà dei dubbi da parte di chi deve acquistare. Poi dal febbraio 2021 esce già la voce che del cimitero se ne sta occupando la Finanza. Per quello che ne esce fuori e indipendentemente dall’incontro con il ras e dal proposito di guadagnare soldi, Carmine De Lucia sembra più uno fuori contesto e in parte abbordato dai locali, una volta arrivato qui.
Nell’interrogatorio di oggi Carmine De Lucia si è avvalso della facoltà di non rispondere ma poi ha reso 2 ore di spontanee dichiarazioni. Ha detto che non c’entra nulla con la Camorra e che non ha preso e dato soldi. Conosceva solo Pascarella essendo il custode del cimitero e che quel modulo era un desiderio della madre per tutta la numerosa famiglia. Inoltre ha detto che non c’entra Nuzzo e che non lo conosce, che la sua storia parla da sola. L’avvocato ha chiesto al gip di alleggerire la misura con i domiciliari e ha specificato che non c’è per lui l’aggravante mafiosa.