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Ecco cosa fanno gli ex ministri 5 stelle silurati dal partito

Nazionale. “Tu mi porti su, poi mi lasci cadere”, così cantava la nota cantante italiana Giorgia, e questa frase la prendiamo in prestito per gli ormai ex Ministri del M5S, perché tanto gli si addice .

Ora che non sono più parlamentari, onorevoli, ministri e sottosegretari, hanno dovuto reinventarsi in molti, altri sono ritornati al loro vecchio lavoro e altri ancora come il loro ex capo politico, si è messo in attesa di una  chiamata Divina, evangelica insomma profetica.

Insomma più che “Ricomincio da tre” come nel memorabile film di Troisi, loro ricominciano da zero, o forse meglio da se stessi.

Tuttavia, a parte l’ironia, non possiamo e non dobbiamo fare di tutt’erba un fascio. Infatti, gli ex ministri Danilo Toninelli, Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina sono ritornati al loro vecchio lavoro, fortunatamente loro uno lo avevano già.

Questi ultimi, avevano una propria dimensione lavorativa ben avviata, difatti Alfonso Bonafede l’ex Guardasigilli è rientrato nel suo studio legale a Firenze dopo averne aperto uno anche a Milano.

L’ex ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina è tornata nella sua Siracusa per prendere il posto da preside all’Istituto Comprensivo Emanuele Giaracà di Siracusa.

Mentre l’ex ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli la politica, a quanto pare, gli ha dato soldi e popolarità tale da consentirgli di aprire una propria agenzia assicurativa a Milano, secondo il Corriere della Sera.

L’ex capogruppo del M5S Francesco D’Uva è rientrato in caserma come Ufficiale della Marina Militare per cui aveva vinto un concorso prima di entrare a Montecitorio.

Riccardo Fraccaro, il papà del Superbonus, si è messo a fare il consulente nel campo dell’energia, lui un mestiere lo ha appreso in Parlamento. Invece Matteo Dall’Orco e Giuseppe Brescia come due compari d’avventura hanno fatto una società e si sono aperti due ristoranti a Roma.

Infine, dulcis in fundo, ma non per importanza ma proprio come le migliori portate si servono a conclusione dei pasti, troviamo Luigi Di Maio. Già Ministro degli esteri, già Vicepresidente della Camera dei Deputati, già Ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, oltre che capo politico del M5S e Leader di Impegno Civico, al momento risulta inoccupato e in pausa di riflessione. Ma sempre in attesa di una chiamata da Bruxelles, promessa dall’amico Draghi.