Bellona/Vitulazio. Serata piuttosto agitata quella di ieri nella zona di Triflisco tra Bellona e Vitulazio. I carabinieri della Compagnia di Capua sono dovuti intervenire a seguire dei problemi che hanno riguardato tre automobilisti.
Tre vetture sono state costrette a fermarsi per la foratura delle gomme, causata dalle voragini presenti sulla strada. In alcuni casi ci sono stati anche dei problemi a braccetti ed altri componenti dei veicoli. Le auto interessate sono una Fiat 500, una Mini Countryman e una berlina.
Sul posto sono giunti i carabinieri per assistere gli automobilisti e garantire la sicurezza delle operazioni.
L’allarme delle associazioni
L’allarme riguarda diverse zone della provincia, a partire dall’Aversano. Ecco l’appello dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV al sindaco, al presidente del Consiglio e al comandante della Polizia municipale di Aversa: “Le strade di Aversa sono pericolose a causa delle buche, bisogna intervenire subito per evitare incidenti anche mortali”
«I sindaci di Aversa, Trentola Ducenta e Parete si diano da fare per eliminare le buche sulle strade. Lo chiediamo noi, e lo chiede anche la cittadinanza. Dopo il nostro appello dei giorni scorsi affinché si intervenga subito, anche al fine di evitare incidenti spesso mortali, tanti cittadini hanno cominciato a segnalare le buche sui social network e a lamentare lo scarso interesse dimostrato dagli amministratori su questo problema. È ora di darsi da fare, soprattutto ad Aversa». Sono le accorate parole di Biagio Ciaramella, vice presidente dell’Associazione Unitaria Familiari e Vittime della Strada ODV (AUFVS), che riunisce l’Associazione Mamme Coraggio e Vittime della Strada ODV e l’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada ODV, delegato per la sicurezza stradale su tutto il territorio nazionale dal presidente dell’AUFVS, Alberto Pallotti.
«Dopo la pioggia, le nostre strade diventano pericolosissime. Succede in tutta Italia, non passa giorni che non arrivino notizie in proposito. Ad Aversa, nonostante si stia procedendo a mettere in sicurezza alcune strade con i fondi europei, il problema è molto sentito. Per questo motivo mi rivolgo al sindaco, all’assessore alla sicurezza stradale e al nuovo Comandante della Polizia municipale, affinché si affronti il problema delle buche stradali in modo definitivo», dichiara Ciaramella.
«Basta rattoppare le strade che diventano ancora più pericolose, chiedo all’Amministrazione comunale di voler dare inizio ai lavori di ripristino del manto stradale, utilizzando i fondi provenienti dalle ammende. Si potrebbero anche usare gli incassi delle strisce blu. Pare, infatti, che la ditta che ha avuto in gestione tali parcheggi volesse destinare una parte delle entrate alla sicurezza stradale. Si inizi, tuttavia, a riparare le buche più profonde».
Le Associazioni si rivolgono al sindaco per evitare altre stragi sulle strade. «Purtroppo, nonostante gli appelli, il comune di Aversa stenta a intraprendere lavori necessari per i cittadini e non solo per quanto riguarda le buche», dice Ciaramella, «Abbiamo segnalato le diverse criticità del cimitero di Aversa, ma ad oggi nulla è stato fatto. La speranza è che non si usi la stessa lentezza anche per mettere in sicurezza le strade. Ora che il Consiglio comunale ha un nuovo presidente, mi auguro che, insieme a tutta l’Amministrazione, si attivi per fare gli interessi dei cittadini, così come ha dichiarato al momento del suo insediamento», precisa Ciaramella, «Difatti, il presidente del Consiglio comunale ha affermato che sarà il presidente di tutti, che non dobbiamo esitare a rivolgerci a lui se riteniamo che siano stati lesi i nostri diritti e che si impegnerà ad ascoltare i consigli provenienti dai cittadini per il bene della comunità. Vorrei ricordargli che ha firmato un Protocollo per la sicurezza stradale durante la campagna elettorale, ora può metterlo in atto».
Le Associazioni e il suo vice presidente Biagio Ciaramella invitano i cittadini a continuare a segnalare le buche stradali, sia quelle del territorio aversano e sia quelle che ricadono negli altri comuni d’Italia.