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Harakiri Casertana: da 3-1 a 3-4 in casa

 

Caserta (Carmine Ferrara). È successo l’impensabile allo stadio “Pinto”, con i falchetti che buttano una grande occasione visti anche i risultati favorevoli di ieri. Inizia con il piede sbagliato il pomeriggio rossoblù che, dopo appena 5 minuti, vanno sotto su azione da calcio d’angolo, con la palla che rimane in area piccola e Capuano la spinge in rete. Ma i falchetti reagiscono e al 33⁰ trovano il pari con il neo-acquisto Manzo che, complice anche una deviazione di un difensore ospite, spiazza Siani.

Dopo 6 minuti, la Casertana la ribalta: testa di Casoli e palla che va sul braccio di un giocatore biancoceleste e calcio di rigore trasformato da Bollino, che la mette nel sette. Al 46⁰ arriva il gol che può chiudere tutti i discorsi: azione manovrata dei falchetti, con Casoli che fa partire un cross che arriva su Ferrari che di acrobazia la insacca.

La ripresa rappresenta la fine della Casertana: Panarelli rivoluziona la formazione rendendola più difesa ma ciò nonostante non arriva il fatto di evitare la possibile rimonta laziale. Al 65⁰ arriva il gol che riapre le danze di Bordi che la mette dentro su cross di Murgia. Al 72⁰ arriva il pari su errore clamoroso di Romano da situazione di gioco dal basso, con la prima conclusione di Gjuci che viene respinta da Sabatino ma la palla rimane lì e l’italoalbanese rimedia al suo errore, siglando fino ad allora l’improbabile pareggio. Ma non è finita qui.

Galletta dopo neanche due minuti atterra in area l’autore dell’ultimo gol e possibile occasione per l’incredibile remuntada: occasione che arriva dopo il penalty trasformato da Murgia che spiazza Romano. Panarelli prova il tutto per tutto ma non riesce nemmeno a pareggiarla, che nemmeno avrebbe evitato la bordata di fischi, arrivati dagli spalti all’arrivo del triplice fischio.