Caserta. Una nuova opportunità sta per esser data a tutti gli istituti superiori di primo e secondo grado della provincia casertana che consentirà di partecipare alle iniziative previste in occasione delle Celebrazioni Vanvitelliane patrocinate dal Comune di Caserta.
Considerato il grande successo riscontrato nelle adesioni già ottenute e soprattutto ritenuta la copiosa richiesta pervenuta da numerose scuole di Terra di Lavoro, è stata estesa la partecipazione al contest a premi di promozione e valorizzazione della lettura Giochi d’acqua, mito, arte e storia nel Parco della Reggia di Caserta a tutti gli istituti scolastici di primo grado e alle classi del biennio delle superiori presenti su tutto il territorio provinciale.
A rinnovare l’iniziativa è l’ente promotore Biblioteca Comunale di Caserta “Giuseppe Tescione” che ha approntato il programma in collaborazione con l’associazione culturale MineCreative e con il patrocinio dell’AIB – Associazione Italiana Biblioteche sezione Campania. È stata inoltre prorogata la data ultima per l’iscrizione al contest al 12 dicembre prossimo.
Il progetto di animazione bibliotecaria, realizzato grazie al contributo della Regione Campania, è dedicato alla valorizzazione culturale e sociale della lettura ed è inserito nell’ambito delle iniziative previste per il 250esimo anniversario della morte dell’architetto Luigi Vanvitelli (1° marzo 1773 – 1° marzo 2023) promosse dall’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione della Città di Caserta, guidato dal Dottor Enzo Battarra.
Durante i vari incontri verranno fornite adeguate conoscenze sull’età borbonica (1734-1860), ma nello specifico verranno indagate le realtà e le testimonianze paesaggistiche ed ambientali, così come quelle afferenti al settore scientifico e tecnologico, che sono state particolarmente incentivate, tra Sette e Ottocento, dagli stessi reali di Napoli.
Al riguardo, i giovani verranno educati al patrimonio e alla cittadinanza attiva attraverso il corretto svolgimento dell’indagine bibliografica e dell’analisi delle fonti, anche mediante i tradizionali cataloghi delle biblioteche e l’impiego di open access.