CASAL DI PRINCIPE/SAN CIPRIANO D’AVERSA. Giovanni Della Corte si trova a bordo di un’auto condotta da tale Alfonso non identificato. L’auto si ferma e Della Corte scende e risale dopo 4 minuti. Il conducente commenta “questi hanno i soldi” e Della Corte concorda “questo sta pieno di soldi, gli ho detto vammi a prendere questi 1000 euro e non rompermi il cazzo”’. E’ quanto emerge dall’ordinanza sull’inchiesta relativa al clan guidato da Gianluca Bidognetti.
A distanza di qualche minuto, Della Corte scende di nuovo e, ritornato in auto, conta delle banconote fino ad arrivare alla somma di 1000 euro. Nel corso della conversazione Della Corte afferma “questo, sono quattro fratelli …”.
La vittima è il gestore dell’ esercizio commerciale di San Cipriano D’ Aversa, ma ha attività anche a Grazzanise, Villa di Briano e Giugliano. Un altro familiare gestisce supermercati. Gli investigatori decidono di esaminare i fratelli e li convocano nell’aprile 2021. Tenuto conto della elevata probabilità che le vittime si mettano d’accordo sulla versione da fornire (non avendo mai denunciato nulla spontaneamente), in occasione della convocazione dei fratelli, viene richiesta ed autorizzata la intercettazione ambientale, anche con video registrazione, delle conversazioni tra i predetti nella sala ove avrebbero atteso di essere esaminati.
Dalla intercettazione ambientale risulta che uno dei tre, dopo essere stato esaminato, entra nella sala ove sono i fratelli e pronuncia un nome “Cicchione” raccontando poi quanto gli era stato chiesto a proposito del cambio di un assegno che lui aveva fatto perché si trattava di Della Corte Giovanni.