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Il libro di Carriero su don Primo, un richiamo all’eredità spirituale del sacerdote

CASERTA. Davanti ad un pubblico di circa 200 persone che hanno sfidato, pure l’emergenza maltempo, è stato presentato sabato sera, il nuovo libro del professore di sociologia generale e sociologia delle religioni, presso l’Issr Interdiocesano area Casertana, Santi apostoli Pietro e Paolo,  Sergio Carriero, intitolato “In compagnia di Don Primo”. L’evento in questione è stato caratterizzato dalla presenza tra i relatori di don Primo Poggi, guida storica e spirituale  del Santuario della Divina Misericordia e di Santa Lucia, in Centurano a Caserta, dall’attore Massimo Lopez, dall’assessore alla Cultura di Caserta, Enzo Battarra, dal nuovo rettore del Santuario di Santa Lucia – Divina Misericordia, don Nicola Lombardi, dalla professoressa Alda Della Selva, dall’avvocato Antonio Mellillo  e dal vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese. Ovviamente, poiché il testo è stato incentrato sulla storia, sulle meditazioni e sui i pensieri del sacerdote don Primo, che da oltre 35 anni opera a Caserta, anche se le sue origini sono della provincia di Piacenza, ogni riferimento degli interventi dei relatori è stato rivolto sulla sua figura religiosa e sull’eredità che ora lascia alla città di Caserta.

 

L’assessore Battarra ha sottolineato l’impegno come pastore di Cristo verso chi in città ha avuto sempre bisogno di ascolto e di speranza. “Fin quando ha potuto don Primo si è fatto accompagnare in auto nel girare per le strade e le case della città capoluogo per benedire il nostro popolo”. Sulla famosa vicenda della fake news riguardante la morte del sacerdote durante il periodo Covid, ha ribadito, l’assessore, come il sindaco Carlo Marino dovette “Fare un comunicato stampa per dire che don Primo era guarito e godeva di ottima salute”. La professoressa Alda Della Selva ha, invece, nel suo intervento sottolineato gli elementi essenziali che hanno reso singolare l’apostolato di Don Primo a Caserta, colti magistralmente dall’autore del libro Sergio Carriero  nei suoi tre lavori editoriali su questa figura religiosa: “Amarsi è già il paradiso in terra”, “La spiritualità del filo d’erba” e l’ultimo “In compagnia di don Primo”.

“Ha evidenziato come nello stesso lessico e nell’agire di don Primo siano presenti  i richiami all’intero creato (gli animali, le montagne, il filo d’erba, ecc..) e questo amore per la natura rende il suo messaggio ed il suo apostolato moderno. Non a caso uno dei temi oggetto di attenzione mondiale è la salvaguardia del creato”. Per l’avvocato Mellillo, invece l’elemento comune da mettere in risalto e contraddistingue i figli spirituali di don Primo è stata la possibilità che in certe occasioni della vita, gli stessi hanno avuto al loro fianco un vero e proprio “compagno di viaggio”. All’attore e docente Massimo Santoro è stato, poi affidato il compito di leggere alcune meditazioni di don Primo sul significato della Misericordia di Dio. L’autore del libro, Sergio Carriero, dopo questo intermezzo, ha preso la parola spiegando le ragioni di questo nuovo lavoro sulla guida spirituale casertana. “Perché un nuovo libro su don Primo? Durante il lockdown leggevo un libro di Luigino Bruni, economista, intitolato Il capitale narrativo. L e organizzazioni che hanno una finalità ideale (Emergency, Medici senza Frontiere ecc..), ma anche le grandi congregazioni religiose (francescani, salesiani, domenicani …), nascono e durano nel tempo perché alcune storie o parole  pronunciate nei primi tempi dal fondatore,  colui che per primo ha dato inizio a quel cammino ideale …, durano a lungo  e fanno innamorare altre persone che si avvicinano a quello stesso ideale o a quello stesso progetto.  Queste stesse  considerazioni – ha aggiunto Carriero – le andavo maturando mentre la storia del Santuario della Divina Misericordia era chiuso per lavori, per il Covid, con don Primo ormai vecchio e malato, per non parlare di qualche incomprensione con la Diocesi che ha fatto molto male a tutti …  Tutto sembrava finito ….! Mi è sembrato quindi  il caso di raccogliere ed ordinare le storie, i pensieri spirituali, le meditazioni, le lettere, i discorsi tenuti in occasioni pubbliche, il capitale narrativo di don Primo, con l’accorgimento che tutto questo materiale doveva fare riferimento a don Primo in persona, non a ciò che si è detto di lui, ma ciò che ha detto lui stesso”.

Sergio Carriero con questo lavoro, in effetti, ha cercato di evitare il sensazionalismo che fa eco a Caserta su questa figura religiosa,  per concentrare l’attenzione sul messaggio della Misericordia di Dio. Il testo in questione quindi va considerato una memoria spirituale per il lavoro missionario che ora c’è ancora da svolgere al Santuario della Divina Misericordia di Caserta.  Proprio su questo tema, il vescovo di Caserta Pietro Lagnese, nel suo intervento ha sottolineato come non è possibile restare indifferenti di fronte all’eredità spirituale di Don Primo Poggi e al riguardo si augura: “Che il santuario di Santa Lucia possa diventare un luogo di preghiera attraverso il quale ogni pellegrino sia in grado di fare esperienza della Misericordia di Dio”. Infine, è stata la volta dell’attore Massimo Lopez, che ha raccontato come l’incontro con don Primo gli ha cambiato la vita traghettandolo in un’altra dimensione, semplicemente parlando. IL VIDEO