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“Sfac al centro”, difesa e prevenzione per le donne vittime di violenza

San Felice a Cancello. Ad aprire il convegno organizzato ieri in sala consiliare a San Felice a Cancello dall’associazione “Sfac al centro”; la moderatrice avvocato Antonella Morgillo, di seguito poi, i saluti istituzionali da parte del segretario generale del comune di San Felice a Cancello Antonella Palermo.

All’interno del convegno si è avuto modo di parlare di codice rosso e stalking con un figura di spicco come il penalista Orlando Sgambati. E’ intervenuta, poi,  Alessia Dubbioso, esponendo la realtà del progetto: “Respiro” che si pone l’arduo quanto stimolante compito di assistere gli orfani “speciali”, e le famiglie delle vittime di femminicidio.

All’interno della cornice del dibattito, si è entrati maggiormente nelle dinamiche reali degli accadimenti, intervenendo anche una voce autorevole come la Dottoressa Brigida Romano, che ha sottolineato i vari campanelli d’allarme percepibili, premendo molto sul fattore preventivo che è fondamentale e da non sottovalutare.

Poiché, i primi allarmi, i primi campanelli d’allarme permettono di individuare il pericolo, e scongiurare l’irreparabile prima che sia troppo tardi.

Mentre la Dottoressa Piscitelli, che ha collaborato, in prima persona, con i centri antiviolenza ha raccontato e riportato con voce stridula ed emozionata la storia subita da una vittima; Anna Verlezza, scrittrice e autrice che ha riportato la “disavventura” di una vittima nel libro de “La Seconda verità”, un noir psicologico che include ed esplicita molti temi sociali.

Infine il messaggio del presidente Mena Forcella, che ha voluto invogliare ed incentivare a sensibilizzare i giovani a crescere con idee sane perché “d’amore non si muore”.

A margine di tutti questi interventi. Ha dato modo con una dimostrazione plastica di come difendersi, il maestro  della federazione “Krav Maga” Raffele Lettieri, esperto in antiaggressione femminile che ha illustrato alcune delle tecniche di difesa personale “GA”, facendo delle dimostrazioni in riferimento all’autodifesa.

Da segnalare anche il ricordo di Maria Tedesco, concittadina vittima di femminicidio con una lettera da parte della cognata molto commovente.