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Pace tra clan e tangenti agli imprenditori: “Lo dobbiamo uccidere?”

CASAL DI PRINCIPE/CASAPESENNA. La questione sulle richieste da formulare nei confronti degli imprenditori, tenendo conto degli accordi interni tra Giovanni Della Corte e Carmine Zagaria , continua ad essere oggetto di discussione tra Della Corte Giovanni ed un soggetto identificato in Franco Bianco nel febbraio 2020.

Bianco riferisce di aver parlato con Carmine Zagaria della questione di Giuseppe Granata e si esprime in termini espliciti. Bianco racconta “ho detto: Carminu, stu Peppe di Giugliano cammina a nome tuo … è vero?… Ha detto: no sara a nome di mio fratello ma non a nome mio … Ho detto: Giovanni tiene una cosa chiusa…che doveva chiudere in mano…che doveva chiudere… Questi si sono permessi di dire: stai a parlare con il coltello sbagliato… devi parlare con Carminuccio Zagaria … E abbiamo mandato a dire pure a stu … a stu Sestile … a stu Peppe”.

Bianco riferisce altresì che Carmine Zagaria aveva chiesto se lo avessero detto ad “Antonio” e poi aveva affermato che se Peppe “stava a camminare” lo faceva a nome del fratello che non gli aveva mai fatto sapere nulla. Sempre secondo il racconto di Bianco questi avrebbe risposto che “noi già abbiamo pensato che voi ci andate bene con questo peppe … ma questi sono barzellettisti … no quello poi una volta dice che ha mandato 5 mila euro a Vincenzo … una volta ha mandato 5 mila euro pure a te… eh … ma se li ha mandati a Giovanni mica li ha mandati a Giovanni … li ha mandati ai compagni che stanno in galera …”.

Zagaria Carmine aveva ancora negato di essere a conoscenza del comportamento di Peppe ed allora Bianco gli aveva detto ““Carmine mandalo da Giovanni”. Zagaria aveva commentato che probabilmente Peppe godeva della fiducia del fratello e Bianco aveva replicato “…Carminu’’…ma quando ci camminavo io, che andavo a casa di tuo fratello a Pasquale, a casa di tuo fratello Antonio, a casa di Salvatore Scintilla, ma questo dove stava? Eh, ho detto: io ci sono nato a casa di Salvatore Scintilla! Ci mettevamo, stavamo io, tuo fratello Pasquale, Salvatore Scintilla, inc…tuo fratello Antonio..ma a questo Peppe io…di Giugliano…dove stava? Eh … ho detto: qua noi rispettiamo il cane per il padrone! ho detto: com’ é, questo…una cosa che sta chiudendo Giovanni… diec: no tu stai a parlare con la persona sbagliata …”.

Della Corte interviene “…lo dobbiamo uccidere a lui ?” e Bianco, interrrotto, prosegue “devi parlare con Carminuccio Zagaria … che dobbiamo fare lo dobbiano uccidere?”.