Santa Maria a Vico/San Felice a Cancello. Fissato il giudizio per l’omicidio di Giovanni Maione, il 44enne, detto Leone, residente a Santa Maria a Vico che morì in seguito quel terribile pestaggio avvenuto a Forchia presso il distributore EWA un anno fa.
L’udienza si celebrerà dal gip di Benevento Di Carlo il prossimo 24 gennaio, alla sbarra Carmine Mauro, accusato di omicidio preterintenzionale, sarà giudicato con il rito abbreviato.
Ricordiamo che nei giorni scorsi, lo stesso gip, in accoglimento dell’istanza della parte civile ha rigettato la richiesta di patteggiamento di Mauro Carmine della frazione Talanico di San Felice, difeso dall’ avvocato Sergio Cola.
La parte civile è rappresentata dagli avvocati i Claudio Sgambato, Martina Piscitelli e Domenico Iaderosa.
Fu un massacro messo in atto sotto gli occhi delle due dipendenti dell’area di servizio. Ci sono anche loro tra le persone ascoltate nell’ambito dell’inchiesta sull’uccisione del camionista sanfeliciano Giovanni Maione che portò all’arresto di Carmine Mauro, 36 anni di San Felice a Cancello (frazione Talanico).
La vittima venne ricoverata in ospedale dal 22 novembre per una emorragia cerebrale che lo aveva colpito a distanza di diversi giorni dall’episodio accaduto all’interno di un impianto di carburante a Forchia. Una morte assurda, i familiari sono ancora sconvolti e chiedono giustizia.