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‘Cicchielli’ a giudizio per invasione di terreni, minacce ed estorsione: il procedimento torna indietro

San Felice a Cancello.  Stamattina Clemente Massaro il 28enne ras di Talanico e il padre 55enne Antonio Massaro, della famiglia dei Cicchielli con altri 4 imputati sono stati chiamati a processo davanti al Gup presso il Tribunale di Benevento, Dott.ssa Di Carlo.

Sotto processo per i reati di estorsione aggravata minaccia con arma da fuoco e lesioni aggravate commessi nel territorio del Comune di  Dugenta. L’esito dell’udienza è stato positivo grazie alle eccezioni portate dall’avvocato Stefano Melisi che difende il Massaro Clemente il padre e la moglie di quest’ultimo. Per queste eccezioni il Giudice ha dichiarato la nullità della richiesta di rinvio a giudizio con trasmissione degli atti di nuovo al pubblico ministero.

Sotto processo oltre a padre e figlio c’era anche la moglie di Antonio e madre di Clemente, la signora Antonella Passariello, poi il solito Raffaele Pascarella di Durazzano classe 1986, lo stesso ras Francesco Massaro, capostipite dei Cicchielli classe 1955 e poi Aniello D’Addio 51enne di Sant’Agata dei Goti. Questi ultimi con posizioni minori rispetto a padre e figlio.

I due Massaro infatti erano stati colpiti da provvedimento emesso dalla Dodicesima Sezione Penale del Riesame del Tribunale di Napoli a seguito di appello proposto dalla Procura di Benevento avverso l’ordinanza del locale G.I.P. e confermato dalla Corte di Cassazione, adita dalla difesa degli indagati, trae origine dall’attività posta in essere dai militari dell’Arma di Dugenta dalla fine del mese di gennaio 2021 a seguito della denuncia sporta da un pastore di Limatola per minaccia aggravata e invasione di terreni e successivamente per l’aggressione patita dallo stesso che vide l’intervento di un militare dell’Arma, libero dal servizio, il quale evitò più gravi conseguenze.

Per padre e figlio allora scattarono i domiciliari, poi in seguiti le misure furono alleviate fino alla liberazione.