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Il ritorno in campo di Alessia Raucci. L’intervista alla pallavolista

Sparanise. Lontana dalla pallavolo proprio non poteva stare, ha scelto così di ritornare in campo la pallavolista Alessia Raucci.

Classe 2000 e un amore, quello per lo sport, iniziato fin da bambina. Ha cominciato ad allenarsi e a giocare a pallavolo all’età di 12 anni. Partita dallo Sparanise Volley, vincendo un campionato e ottenendo ottimi risultati anche negli altri, è poi passata in serie D con la squadra Volalto San Nicola La Strada ASD fino ad arrivare in serie B2 con la squadra Molinari Ponticelli.

Sembrava andare tutto bene, una carriera in salita, fino a quando, causa pandemia da Covid-19, ha dovuto sospendere la sua attività sportiva senza però mai mollare gli allenamenti a casa.

Dopo una lunga pausa ha deciso di ritornare in campo, più determinata di prima, per raggiungere i suoi obiettivi. L’occasione è arrivata e lei l’ha presa “al volo”. È ora, infatti, giocatrice di pallavolo femminile in serie C regionale con la squadra ASD Icarus Marcianise con la quale ha già giocato le sue prime due partite di campionato.

Il suo ruolo è “banda”, il più impegnativo. È una determinata schiacciatrice e un’attenta ricettrice. Ha accumulato tanta esperienza in vari campionati e in tanti anni di attività sportiva e ora intende mettere in campo, a ogni partita, tutta la sue energia sognando tante vittorie.

Alessia Raucci si racconta in questa intervista:

Com’è nata la tua passione per la pallavolo?
A: «La mia passione per la pallavolo è nata per puro caso, la praticavano quasi tutte le mie amiche e di conseguenza provai anche io. È stato amore a prima vista. Ho iniziato e non ho smesso più».

Cosa rappresenta il volley per te?
A: «È ragione di vita, un momento di puro sfogo e relax allo stesso tempo. Quando entro in palestra ogni tipo di problema, come per magia, scompare. È uno sport che a livello personale forma molto e fa capire che ogni sfida è diversa, come nella vita reale, che bisogna lottare sempre su ogni pallone. Oltre la fisicità ci vuole anche molto carattere, tanta voglia di giocare e soprattutto di vincere».

Sei stata ferma qualche anno. Per via della pandemia hai deciso di non continuare a giocare. Come hai vissuto il distacco dallo sport e cosa ti ha spinto a ripartire?
A: «Sì, purtroppo la pandemia ha avuto la meglio e praticamente tutti i campionati, anche a livelli più alti, si sono bloccati. Il distacco è stato traumatico, soprattutto per chi, come me, non sta mai fermo. Ho cercato in tutti i modi di compensare: allenandomi a casa o facendo palestra ma poi la voglia di ricominciare ha prevalso su di me ed eccomi qui, pronta ad affrontare un nuovo anno con una nuova squadra».

Hai fissato degli obiettivi personali per questa stagione?
A: «Sono molto esigente con me stessa. Cerco sempre di più, in ogni allenamento e partita. Gli obiettivi di quest’anno sono quelli di fare un buon campionato ma soprattutto crescere. Ogni consiglio per me è essenziale e custodisco tutto con molta premura e gelosia».

La scorsa settimana hai giocato la tua partita d’esordio con la nuova squadra. Qual è stato il tuo ruolo e che emozioni hai provato nello scendere di nuovo in campo?
A: «Ogni inizio campionato è sempre bello. È un misto di adrenalina, ansia ed emozione. Ogni giocatore, che sia titolare o meno, ha un ruolo fondamentale nella squadra, nessuno escluso. La prima partita è andata abbastanza bene ma c’è ancora un grande margine di crescita e lo si vedrà solo facendo tanto allenamento. Lo spirito di squadra è un elemento fondamentale in uno sport come il volley».

Quali sono le caratteristiche che deve avere un buon team secondo te? Il tuo team ha queste caratteristiche?
A: «La pallavolo è uno sport di squadra è senza quest’ultima non si va da nessuna parte. Penso che l’elemento fondamentale di una buona squadra è l’unione e l’amicizia. Inevitabilmente si creano dei legami all’interno degli spogliatoi che solo chi lo prova lo può capire. Nell’Icarus Marcianise ho trovato una squadra molto accogliente con tante giocatrici di esperienza pronte a darmi un consiglio e a sorreggermi nei momenti difficili. Si è creato un bel legame anche al di fuori della palestra ed è una cosa secondo me essenziale».

Cosa sogni per il futuro?
A: «Ho tanti progetti in mente fuori e dentro al campo. In particolare sogno di migliorare sempre di più come giocatrice di pallavolo per poter arrivare a livelli professionali sempre più alti».