Skip to main content

Banda acciuffata nella Valle, prime scarcerazioni dopo i 5 arresti

Di 26 Ottobre 2022Novembre 2nd, 2022Cronaca, Maddaloni e Valle di Suessola

L’AGGIORNAMENTO

Il Giudice Monocratico presso il Tribunale di Benevento, Dott.ssa Monaco, all’esito dell’udienza di convalida dell’arresto e di giudizio direttissimo, ha disposto la scarcerazione di C.A, 20 anni, di Airola, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci e Cosimo Servodio.

Il soggetto era stato tratto in arresto la mattina del 25 ottobre scorso nella flagranza del reato di furto aggravato di materiale ferroso di ingente valore, posto all’interno di un’azienda avicola dismessa. La Dott.ssa Monaco, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati Fucci e Servodio, ha disposto la rimessione in libertà dell’indagato ed ha rinviato l’udienza al prossimo 10 maggio per la scelta del rito.

IL PRIMO LANCIO

Airola. Ladri scatenati nella valle Caudina ma i carabinieri della locale stazione li colgono in flagranza di reato e li arrestano. E’ successo presso alcuni casolari dismessi adibiti ad allevamenti di galline, non lontano dall’autodromo. In 5 stavano rubando del ferro quando sono stati sorpresi dalla pattuglia dei militari di Airola.

“Alzate le mani”. Avevano dei furgoni ed erano pronti a caricare, sono tutti  italiani residenti nel Sannio e sono stati posti agli arresti domiciliari.

Due di Benevento uno di Moiano uno di Bonea uno di Airola.

Si stavano appropriando di gabbie metalliche che erano state recise per poi essere trasportate su due furgoni, che venivano sequestrati.

condotti presso la stazione carabinieri di Airola, i predetti, al termine delle operazioni di rito, venivano deferiti in stato di arresto alla procura della Repubblica di Benevento e su disposizione dell’autorità giudiziaria, si conducevano presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari. il valore commerciale della merce recuperata è pari a circa 1.000 euro.

La misura precautelare disposta dalla polizia giudiziaria in sede di indagini preliminari, verrà sottoposta alla convalida dell’autorità giudiziaria, avverso cui sono ammessi mezzi d’impugnazione. le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.