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Matrimoni combinati, le spose comprate si ribellano: “Abbiamo tutto pronto”

CASTEL VOLTURNO/SAN CIPRIANO D’AVERSA/MONDRAGONE. Nel corso delle indagini sui finti matrimoni sono emersi anche casi di ragazze forse riluttanti a sposarsi: in una intercettazione Di Dato dice a zia Maria di “avere tutto pronto” per il finto matrimonio, e di attendere solo la “sposa”.

“La sto andando a prendere” risponde la Macciocchi, spiegando di essere stata costretta ad andare a casa della ragazza, una 22enne solo indagata, per convincere la madre. Il “marchio dell’impresa criminale” gestita dalla Macciocchi è emerso non solo dalle intercettazioni, ma anche dall’analisi della documentazione per il permesso di soggiorno inviata dai migranti, in particolare, al Commissariato di Ps di Castel Volturno, comune del litorale casertano dove dimorano molte migliaia di stranieri non regolari; gli stessi agenti si sono accorti della falsità dei documenti.

Alcuni stranieri infatti, si legge nell’ordinanza cautelare, “hanno indicato come consorte sempre la stessa donna” e, inoltre, “tutte le richieste sono state avanzate con kit postale presentato nella maggior parte dei casi presso l’ufficio postale di Cercola, i prestampati sono stati compilati tutti dalla stessa mano e le residenze, spesso coincidenti, ricadono tutte a Mondragone.” Almeno cinque finte spose hanno contratto più volte matrimonio con clandestini.

L’illiceità del sistema messo in piedi da zia Maria, la 61enne Matilde Macciocchi – finita in carcere nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli sui finti matrimoni per il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – è emerso non solo dalle intercettazioni ma anche dall’analisi della documentazione per il permesso di soggiorno inviata dai migranti in particolare al Commissariato della Polizia di Stato di Castel Volturno, comune del litorale dove dimorano molte migliaia di stranieri non regolari.

Alcuni stranieri, come si legge nell’ordinanza cautelare, “hanno indicato come consorte sempre la stessa donna, allegando anche il relativo certificato di matrimonio”.