MARCIANISE. Si è aperta con un colpo di scena l’udienza preliminare di oggi nel processo sulle firme false per i permessi che vede indagati l’ora ex Antonello Velardie l’ex segretario comunaleOnofrio Tartaglioneper concorso di falso ideologico e materiale finalizzati alla truffa aggravata perché commessa ai danni di un ente pubblico (il Comune).
Il legale di Velardi, avvocato Gennaro Iannotti, ha dimostrato di non aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini, nè via pec nè con la modalità classica, come invece suo diritto. Per questo il giudice Mercone si è visto costretto a stralciare la posizione del solo Velardi e a rimandarla all’esame del pubblico ministero per difetto di notifica.
Dunque oggi, o al massimo domani, arriverà la decisione del gup sull’eventuale rinvio a giudizio o proscioglimento soltanto per Onofrio Tartaglione. Per Velardi i tempi si allungano. A rappresentare le parti civili anche l’avvocato Mariano Omarto.
L’indagine
I fatti sono relativi al primo mandato da sindaco di Velardi (2016-2019), e riguardano i permessi retribuiti, pari a circa 15mila euro, che Velardi ha ricevuto dal Comune di Marcianise per essersi assentato dal quotidiano Il Mattino, di cui in quel periodo era caporedattore centrale; Velardi è stato poi licenziato per giusta causa dal quotidiano napoletano nel novembre 2020.
Per la Procura – sostituto Gerardina Cozzolino – i permessi di cui Velardi avrebbe usufruito, attesterebbero fatti non veri, cioè che Velardi era presente in giunta per cui non poteva recarsi al quotidiano. Per l’ufficio inquirente, Velardi non avrebbe preso parte alle riunioni dell’esecutivo oggetto dell’indagine, e inoltre sarebbero state falsificate dal segretario comunale Onofrio Tartaglione le delibere successive alle riunioni di giunta che davano atto della presenza di Velardi. Il processo è nato dalla denuncia del consigliere comunale di Marcianise Dario Abbate.