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Ucciso dopo lite al bar, chiesta condanna bis del benzinaio

CESA. Si avvia a conclusione già alla prima udienza il processo di secondo grado per Aymane Tazi, il 23enne benzinaio marocchino accusato dell’assassinio di Angelo Marino, il 35enne ucciso un anno fa  in piazza a Cesa dopo una rissa.

Al termine del procedimento con rito abbreviato a maggio il gip del tribunale di Napoli Nord Valentina Giovanniello ha condannato il giovane a 8 anni e 8 mesi di reclusione. Oggi il procuratore generale ha chiesto la conferma di quella condanna. Nella prossima udienza potrebbe esserci già la sentenza.

Le indagini

Ci sarebbe stata una discussione per futili motivi, dovuta forse ad un po’ di alcol di troppo, alla base della violenta lite che ha portato alla morte a Cesa del 35enne Angelo Marino, originario di Casandrino.

I due erano fuori ad un bar di piazzetta De Giorgi, insieme ad altre persone, quando hanno iniziato a scambiarsi qualche parola di troppo, quindi l’alterco è diventato una violenta lite, cui forse hanno preso parte altre persone non coinvolte però nell’inchiesta. Nel corso dell’attività investigativa i carabinieri hanno analizzato le telecamere di videosorveglianza presenti in zona, e hanno ascoltato i testimoni.